US Open: Cecchinato manca il poker

H.Laaksonen b. M.Cecchinato 7-6(3) 7-6(6) 2-6 3-6 7-6(2)

Partita da montagne russe a due marce per Cecchinato e Laaksonen, tanti vincenti, ma anche molti errori soprattutto dell’italiano. Marco ingrana subito la retromarcia ed è a tratti molto falloso con il dritto e poco profondo con il rovescio coperto, non riesce a trovare il ritmo partita e la fiducia nei suoi colpi, solo lo slice porta qualche punto. Cecchinato borbotta per i primi due set con il suo angolo, cercando coach Vico “mi dici qualcosa?” con insistenza mentre i suoi dritti inside-in escono anche in larghezza. Il primo parziale si snoda ai servizi, qualche buona palla corta per l’italiano, ma anche tanta insicurezza con il dritto. Al tie break Cecchinato manda tutto in rete e con un doppio fallo regala il set allo svizzero.
Marco non riesce mai a comandare, Laaksonen palleggia benino e sbaglia meno. Anche il secondo set male al tie break (dopo aver recuperato il servizio perso in avvio) con un dritto facile in rete. Nel frattempo dall’angolo di Marco piovono consigli “sempre deciso dai, sulla seconda non andare indietro ma cerca sempre la palla” (l’arbitro fa palesemente finta di non sentire). Il pubblico è quasi tutto per Marco, salvo uno sparuto gruppo di signore che esibiscono cappellini rossocrociati, imbacuccate nelle loro giacchette, la serata è piuttosto fresca.
Inizia il terzo set e Cecchinato riesce con grande caparbietà a fare tabula rasa. Ed è qui che trova la misura con il dritto cercando meglio la palla, registra ancora qualche errore con la palla corta, ma sono rischi calcolati e non tentativi per uscire dallo scambio.

Inizia un nuovo match con lo svizzero che scende di livello e l’italiano che riesce ad impostare chiudendo poi con il rovescio. Marco sale con i fondamentali e impatta bene ogni palla trovando prima il break in avvio consolidato punto dopo punto fino al 6 a 2. Anche nel quarto set Cecchinato si salva ad inizio parziale annullando con il servizio (percentuale con la prima sotto al 50 % per entrambi) due palle break per poi chiudere 6 a 3 il quarto set.

Sembra che finalmente la partita sia girata, Cecchinato sale 3 a 1. I giocatori sono affaticati, Marco non molla, ma è costretto in difesa alzando le traiettorie per tirare il fiato. Laaksonen anticipa però molto bene e poi con lo smash si porta 3 a 3. Ancora si seguono i servizi fino al terzo tie break. Fino ad adesso Marco ha avuto tanta sfortuna e la linea non cambia, anche perché lo svizzero ha più energie. Marco perde subito campo, con lo svizzero a colpire dritto su dritto. Finisce con Laaksonen a rete per il 7 a 2 con il punteggio finale di 7-6(3) 7-6(6) 2-6 3-6 7-6(2) in 3 ore e 52 minuti.

Lo scarso feeling di Cecchinato con il tie break si conferma dopo quelli falliti ad Amburgo, Wimbledon, Kitzbuhel, Montreal e Winston- Salem. Un altro dato che evidenza lo scarso stato di fiducia in cui versa l’italiano. Nel match è mancato anche il rovescio sia in profondità che in spinta che ad esempio nel 2018 aveva fatto la differenza con Djokovic al Roland Garros.