Pechino è pronta a lanciare i piani di sviluppo nello Xinjiang

– di Paolo Balmas – Il governo di Pechino ha concluso un accordo con la Banca Asiatica di Sviluppo per la realizzazione di progetti infrastrutturali nella zona di confine tra lo Xinjiang e i paesi dell’Asia centrale. La Banca ha concesso un prestito di 150 milioni di dollari, più della metà del costo totale (circa 282 milioni di dollari).

La provincia autonoma dello Xinjiang, che costituisce il confine occidentale della Repubblica popolare cinese (confina con Russia, Kazakistan, Kyrgyzstan, Tajikistan, Afghanistan, Pakistan, India), è uno degli stati più poveri e più arretrati della Cina. Un territorio ricco di risorse, ma privo di terreni coltivabili, vasto e poco popolato. Il contrario della Cina orientale.

Con il grande progetto di rivivificare l’antica Via della Seta, ribattezza “Cinta della Seta”, quelle remote e dimenticate aree di confine assumono un valore strategico ancor più determinante per il governo centrale.

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