Rovigo conquista il suo 14° scudetto

nella finale giocata a Parma (la terza consecutiva fra le due compagini n.d.r.), la FemiCz Rovigo – seguita da circa 1500 fedelissimi – ha superato per 16-9 il Petrarca Padova, prendendosi così la rivincita della sconfitta della scorsa stagione sfoderando, oltre al consueto cuore, una prestazione difensiva magistrale.

i ragazzi di Coach Lodi hanno saputo sfruttare al meglio le occasioni offensive che si sono presentate durante il match mentre, il Petrarca, ha pagato qualche errore di troppo e un’impostazione di gioco forse un po’ troppo difensivista che, a conti fatti, nulla ha potuto contro la voglia di rivalsa dei rodigini che, fin dalle primissime battute di gara, si sono dimostrati caparbi e concentrati verso l’obiettivo Scudetto. 

IL TABELLINO

Femi-CZ Rovigo Delta v Petrarca Rugby 16-9 (10-9)

Marcatori: PT 6’ c.p. Montemauri (3-0); 15’ c.p. Lyle (3-3), 23’ c.p. Lyle (3-6); 30’ m. Stavile, t. Montemauri (10-6); 40’ c.p. Lyle (10-9). ST 49’ c.p. Montemauri (13-9); 79’ drop Montemauri (16-9)

Femi-CZ Rovigo Delta: 15. Diederich Ferrario (c); 14. Sarto, 13. Tavuyara, 12. Van Reenen, 11. Moscardi (31’ Uncini); 10. Montemauri, 9. Chillon (70’ Bazan Vélez); 8. Casado Sandri (59’ Sironi), 7. Cosi (77’ Lubian), 6. Stavile; 5. Lindsay, 4. Steolo (49’ Ferro); 3. Swanepoel (22’ Pomaro), 2. Giulian (49’ Ferraro – 80’ Giulian)), 1. Quaglio (61’ Leccioli)
A disposizione: 24. Ferraro, 17. Leccioli, 18. Pomaro, 19. Ferro, 20. Lubian, 21. Bazan Vélez, 22. Uncini, 23. Sironi
Allenatore: Alessandro Lodi

Petrarca Rugby: 15. Lyle; 14. Esposito, 13. De Masi (53’ Capraro), 12. Broggin, 11. De Sanctis; 10. Faiva, 9. Tebaldi (70’ Citton); 8. Trotta (c), 7. Nostran, 6. Casolari (61’ Michieletto); 5. Panozzo (59’ Ghigo), 4. Galetto (67’ Montagner); 3. Hughes (67’ Bizzotto), 2. Cugini (61’ Carnio), 1. Spagnolo (67’ Borean)
A disposizione: 16. Borean, 17. Carnio, 18. Bizzotto, 19. Michieletto, 20. Ghigo, 21. Citton, 22. Capraro, 23. Montagner
Allenatore: Andrea Marcato

Arbitro: Gianluca Gnecchi
Assistenti: Federico Vedovelli, Clara Munarini
Quarto Uomo: Filippo Russo
TMO: Matteo Liperini

Player of the Match: Stavile (ROV)

Queste le dichiarazioni dei protagonisti (fonte: https://www.federugby.it/)

Partita difficilissima, davvero dura fisicamente, abbiamo avuto tanto cuore, come i nostri tifosi, tutti abbiamo difeso alla grande e alla fine l’abbiamo portata a casa”, commenta Capitan Ferromentre la festa impazza a centrocampo. “Una dedica speciale mi sento di farla al nostro allenatore: quando Coetzee ci ha lasciato è successo un casino, ma Alessandro Lodi è uno di noi, uno di Rovigo, e questo modo di sentire il valore della maglia può fare la differenza, come è successo con lui in panchina”.

Chiamato in causa, coach Alessandro Lodi è stremato ma felice: “Faccio i complimenti a tutta la squadra, sapevamo di dover giocare un match di sacrificio e nessuno si è tirato indietro, difendendo con un cuore enorme, in uno stadio che ad un certo punto sembrava il Battaglini per quanto la nostra gente ci stava sostenendo. Ho cominciato a pensare che potevamo farcela nel secondo tempo, quando loro hanno deciso di andare in touche invece di prendersi punti facili: abbiamo resistito ad una fase lunga, un drive che sembrava deciso, ed invece l’abbiamo girata a favore nostro. In quel momento ho visto le loro facce e quelle dei miei giocatori, e lì ho capito che ce l’avevamo in mano noi”. 

Al settimo cielo l’autore della meta rodigina, il flanker italo-argentino Bautista Stavile premiato come Player of the Match: “Sono felicissimo, per questo risultato, ma direi per come è andata tutta la stagione, dietro abbiamo sempre avuto tutta una città che ci ha spinto, ed anche stasera il premio per me non è così importante perché è davvero da dividere con tutta la squadra e con tutta la nostra gente”.

Non nasconde la delusione l’allenatore del Petrarca, Andrea Marcato: “Sì, siamo delusi, e del resto perdere una finale non può che comportare per tutti noi una grande delusione. Riguarderò il video con calma, ma certamente nel secondo tempo abbiamo sprecato tante occasioni dentro i loro 22 per fare punti in una situazione così stretta nel punteggio. Complimenti al Rovigo, ma io sono orgoglioso dei ragazzi, è stata una stagione difficile e perdere fa parte dello sport, l’anno prossimo lavoreremo per per meritarci nuovamente la possibilità di scendere in campo in finale. Per quanto riguarda le condizioni di De Masi, è stato portato in ospedale ma è vigile ed è sotto controllo stretto, credo sia tutto nella norma”.

Eravamo superiori fisicamente, ma siamo stati poco cinici nei loro 22 e questo ci è costato la partita”, inquadra il match il pilone sinistro petrarchino Mirco Spagnolo. “In Finale ogni punto fa la differenza, eravamo convinti di poterla vincere, a maggior ragione quando siamo rientrati per il secondo tempo sul 10 a 9. Da lì abbiamo sempre attaccato, ma se non fai punti le partite non le vinci, c’è poco da fare”.