Medvedev non lascia scampo a Raonic: è in finale a Bercy

[3] D. Medvedev b. [10] M. Raonic 6-4 7-6(4)

Daniil Medvedev supera Milos Raonic in due set e centra la prima finale del suo 2020, dopo averne giocate ben nove (di cui sei consecutive) nella passata stagione. Il russo, numero quattro del mondo, ha giocato una partita accorta contro un avversario che quest’anno è tornato a far vedere un buonissimo livello di tennis dopo i tanti problemi fisici (da lunedì Raonic sarà numero 14 delle classifiche ATP, con un guadagno di tre posizioni). Medvedev dunque giocherà la quarta finale in un torneo Masters 1000 e domenica andrà a caccia del terzo titolo di categoria, l’ottavo in carriera. Il suo avversario sarà deciso dalla sfida tra Rafael Nadal, contro cui non ha mai vinto nei tre precedenti pur avendo grosse chance nelle ultime due occasioni (in finale agli US Open e ancora di più nello sciagurato match di round robin delle ATP Finals 2019) e Alexander Zverev, che ha sconfitto solo una volta (in finale a Shanghai) in sei scontri diretti.

IL MATCH – L’equilibrio dura appena quattro game. Sul 2-2 infatti, due errori di dritto, uno scambio duro vinto da Medvedev e un nastro beffardo condannano Raonic al break. Forte di questo così rapido vantaggio, il russo affronta in scioltezza i propri turni di servizio e con ancor più leggerezza (“che non è superficialità”, avrebbe detto un dotto signore) quelli in risposta, trascinando Raonic ai vantaggi anche nel settimo gioco. In questa occasione non arriva il break, ma il destino del set è già segnato. Al momento di chiudere, Medvedev si concede anche il lusso di un serve&volley sul set point, soluzione non certo inedita per lui, ma nemmeno così usuale. I numeri sono inclementi per Raonic: appena quattro punti racimolati in risposta, ma soprattutto solamente due punti su dieci vinti sulla propria seconda.

Nel secondo parziale, Raonic sembra essersi scaldato e i suoi movimenti iniziano ad apparire meno legati. Il servizio torna a dargli una mano in maniera più consistente e dunque anche la partita si fa più equilibrata. Anzi, un po’ a sorpresa, è proprio il canadese il primo ad avere chance di strappare il servizio all’avversario. Sul 4-3 in suo favore, Milos affonda bene in risposta e si procura ben tre palle break. Non riesce però a giocarne nessuna alle proprie condizioni: la prima è cancellata da un ace, sulle altre è costretto ad arrendersi dopo due scambi estenuanti. Dal canto suo Medvedev prosegue sornione la sua partita in attesa del tiebreak o di un eventuale black out al servizio di Raonic. Lo sbandamento del canadese in effetti arriva sul 5-5, quando un paio di colpi steccati e di pigre uscite dal movimento del servizio da parte di Raonic spediscono il russo a servire per il match.

A differenza del primo set però, Medvedev mostra un po’ di fretta e, a seguito di alcune avventate scelte tattiche, si ritrova sotto 0-40. Due prime vincenti e un ace rimettono temporaneamente a posto le cose, ma altri due drittacci, colpiti entrambi cadendo indietro col corpo, spalancano a Raonic le porte di un insperato tiebreak. Un nastro fortunato regala un immediato minibreak a Medvedev che sale 3-0 e poi 4-0, sfruttando un errore in spinta di Raonic. Il russo stavolta amministra il vantaggio con attenzione e chiude per 7 punti a 4.

Il tabellone completo