Bautista Agut dice sì a Piqué, Kosmos e la nuova Davis

Dopo le recenti parole di Robin Haase, che aveva confermato la sua presenza in Davis il prossimo anno, più per soldi che per amore del format, arrivano quelle di Roberto Bautista Agut. Il trentenne spagnolo, che ha terminato l’anno al numero 24, fra i primi 30 per il quinto anno consecutivo, ha rilasciato un’intervista al sito spagnolo Castellon Plaza, in cui si è detto “totalmente a favore” del formato della nuova Coppa Davis, che vivrà la sua fase finale il prossimo novembre a Madrid. A convincerlo sono le tre settimane libere che il nuovo formato garantisce durante l’anno e che, a vedere di Bautista, permetteranno di riprendere il fiato nel mezzo di una stagione lunga. L’unico aspetto negativo per lo spagnolo è la collocazione nel calendario alla fine dell’anno, ma Bautista si dice convinto che gli organizzatori riusciranno in futuro a cambiare le date.

Bautista, vincitore ad Auckland e Dubai nel 2018, si unisce all’appoggio che Rafa Nadal ha ripetutamente dato al nuovo formato nel corso dell’anno, e all’ottimismo mostrato da Marin Cilic, recente vincitore dell’ultima Coppa Davis tradizionale con la sua Croazia. Tra i giocatori contrari, spiccano chiaramente Roger Federer, che ha più volte espresso perplessità sia sul formato che sul coinvolgimento di Gerald Piqué, Novak Djokovic, che ne ha fatto anche una battaglia per la partecipazione olimpica (giocare la Davis è necessario, per le regole all’ITF, ai fini di ottenere la convocazione alle Olimpiadi), e Sascha Zverev, che reputa irrealistico disputare la competizione a fine novembre. Recentemente si sono alzate altre voci contrarie, da Noah a Lleyton Hewitt, mentre un ex membro dell’ITF ha rivelato su Twitter i nomi delle federazioni che hanno votato a favore della riforma.