Wawrinka: “Scioccato dall’addio di Norman, ma mi alleno per esserci ancora”

Stan Wawrinka, proprio questa mattina, ha rotto il digiuno mediatico presentandosi in conferenza stampa per parlare del proprio futuro. Su Stan, 33 anni nel 2018, aleggiavano anche voci di ritiro che però lo svizzero ha subito spento: “Mi alleno sei giorni su sette e punto a rientrare subito in Australia – ha detto ai giornalisti presenti in sala – sono un po’ indietro sul tennis ma sto cercando di ritrovare le sensazioni migliori”. Lo svizzero ha anche disegnato perfettamente il quadro della sua situazione fisica: Era da Basilea 2016 che non riuscivo a giocare serenamente. Il ginocchio mi dava continui problemi. Adesso è un po’ rigido, forse avrei potuto fermarmi prima della stagione sull’erba, che ha aggravato la situazione. Ma comunque adesso penso solo a recuperare dalle operazioni, è questa la mia priorità”.

Chiaramente le domande non potevano non focalizzarsi sulla separazione da Magnus Norman, coach che ha portato l’elvetico a vincere tre slam in carriera: “La tempistica dell’addio di Magnus Norman mi ha scioccato – ha detto schiettamente Stan – ma per il momento al mio fianco resta Yannick Fattebert. Un coach servirà sul lungo termine, per i prossimi 3-4 anni. Paul Annacone potrebbe essere una soluzione, dopo che abbiamo collaborato per la stagione sull’erba, ma nulla è ancora definito”.

“Non è stato facile girare con le stampelle – ha detto Stan in chiusura – ma la pausa mi ha permesso anche di staccare totalmente e rilassarmi mentalmente dopo che per anni sono stato al limite perennemente”. Wawrinka inizierà il 2018 ancora da top ten, ma riuscirà a far meglio di quanto fatto in passato?

Wawrinka: “Scioccato dall’addio di Norman, ma mi alleno per esserci ancora”

Stan Wawrinka, proprio questa mattina, ha rotto il digiuno mediatico presentandosi in conferenza stampa per parlare del proprio futuro. Su Stan, 33 anni nel 2018, aleggiavano anche voci di ritiro che però lo svizzero ha subito spento: “Mi alleno sei giorni su sette e punto a rientrare subito in Australia – ha detto ai giornalisti presenti in sala – sono un po’ indietro sul tennis ma sto cercando di ritrovare le sensazioni migliori”. Lo svizzero ha anche disegnato perfettamente il quadro della sua situazione fisica: Era da Basilea 2016 che non riuscivo a giocare serenamente. Il ginocchio mi dava continui problemi. Adesso è un po’ rigido, forse avrei potuto fermarmi prima della stagione sull’erba, che ha aggravato la situazione. Ma comunque adesso penso solo a recuperare dalle operazioni, è questa la mia priorità”.

Chiaramente le domande non potevano non focalizzarsi sulla separazione da Magnus Norman, coach che ha portato l’elvetico a vincere tre slam in carriera: “La tempistica dell’addio di Magnus Norman mi ha scioccato – ha detto schiettamente Stan – ma per il momento al mio fianco resta Yannick Fattebert. Un coach servirà sul lungo termine, per i prossimi 3-4 anni. Paul Annacone potrebbe essere una soluzione, dopo che abbiamo collaborato per la stagione sull’erba, ma nulla è ancora definito”.

“Non è stato facile girare con le stampelle – ha detto Stan in chiusura – ma la pausa mi ha permesso anche di staccare totalmente e rilassarmi mentalmente dopo che per anni sono stato al limite perennemente”. Wawrinka inizierà il 2018 ancora da top ten, ma riuscirà a far meglio di quanto fatto in passato?