SAMPRAS BATTE HAAS IN ESIBIZIONE: “MA NON RIENTRO”
“Non ci sono ragioni per tornare”. Firmato Pete Sampras. Eppure Pistole Pete ancora incanta quando decide di riprendere in mano la racchetta. A San Josè ha rifilato un secco 64 62 in esibizione al tedesco Tommy Haas, che non è proprio l’ultimo arrivato. Lo scorso novembre lo statunitense aveva giocato tre match di esibizione in Asia contro Roger Federer battendo il numero uno a Macao. Sampras oggi ha 36 anni e si è ritirato nel 2002 a 31. E’ uscito di scena come solo i grandi campioni sanno fare: il suo ultimo match è stato la finale vinta agli US Open contro l’amico rivale Agassi. Quel giorno, era l’8 settembre, conquistò il suo titolo dello Slam numero 14, record assoluto. E’ stato numero uno Atp per 286 settimane, ed anche questo è un record. A rientrare, però, non ci pensa neppure: “Non mi mancano le luci della ribalta e non ho bisogno di soldi – dice – la cosa complicata per me è che non ho smesso per un infortunio ma per ragioni emotive. Semplicemente non avevo più nulla da dare. Giocare mi diverte ancora, ma un conto è un’esibizione, un altro è affrontare tornei veri. Per essere competitivo nel circuito ci vogliono sacrifici e allenamento e questa è una parte della mia vita ormai alle spalle. Potrei tornare a Wimbledon e magari vincere anche qualche partita, ma non mi interessa, io ho sempre giocato per vincere i tornei, non per portare a casa qualche match o per soldi”. Una decisione probabilmente saggia: nel tennis, soprattutto maschile, i rientri clamorosi si rivelano quasi sempre un flop. Su tutti l’esempio del grande Bjorn Borg. Dovremo quindi accontentarci di rivedere Pistole Pete di tanto in tanto in esibizione: prossimo appuntamento il 10 marzo al Madison Square Garden di New York: di fronte di nuovo Federer.