MEGLIO UNO SLAM O IL TITOLO OLIMPICO?

Etienne de Villiers, capo esecutivo dell’Atp, lo ha annunciato ufficialmente a Parigi: il torneo olimpico di Pechino sarà valido per la classifica mondiale. Nulla di nuovo: punti erano stati assegnati anche ai Giochi di Sydney 2000 e Atene 2004, ma l’Atp ha voluto precisarlo per assicurarsi la partecipazione dei migliori giocatori in Cina. Una decisione analoga era stata già adottata dalla Wta, il circuito femminile. Il torneo olimpico inizierà il 10 agosto, due giorni dopo la cerimonia di apertura, e si concluderà il 17 agosto, otto giorni prima del via degli US Open a New York. I tabelloni maschile e femminile saranno a 64 e ciascun paese non potrà schierare più di sei giocatori, di cui quattro in singolare e due coppie in doppio. Al di là dei punti validi per il ranking, il tennis, finalmente prende sul serio, come è giusto che sia, le Olimpiadi, l’evento sportivo che più di ogni altro cattura ogni quattro anni l’attenzione del mondo intero. Chiedete a un tennista se preferisce vincere uno Slam o conquistare una medaglia d’oro ai Giochi: il quesito viene riproposto puntualmente con scadenza quadriennale. La risposta questa volta l’ha data Maria Sharapova a Melbourne: “Wimbledon o le Olimpiadi? Wimbledon l’ho già vinto, scelgo l’oro olimpico perché ti fa entrare nella storia dello sport”, ha detto la recente vincitrice degli Australian Open. Anche Federer ha più volte ripetuto che Pechino 2008 (ad Atene fu eliminato nei quarti) è uno dei suoi obiettivi stagionali così come Londra 2012 (avrà 31 anni). Il tennis come il calcio, altra disciplina finita in passato sotto accusa per scarso spirito olimpico. Meglio un titolo mondiale o l’oro olimpico? Le grandi per tradizione spesso consideravano i Giochi come un dazio da pagare e li snobbavano colpevolmente. Risultato: in campo andavano squadre non all’altezza che rimediavano figuracce contro paesi con scarso pedigree (è capitato anche alla nazionale olimpica azzurra). A Pechino, invece, ci saranno campioni acclamati come l’argentino Messi e lo stesso Kakà, Pallone d’Oro 2007, ha detto di voler giocare con il suo Brasile.