LA SELES VUOLE RIPROVARCI

Ancora un ritorno. Questa volta a provarci è Monica Seles, 34 anni compiuti domenica scorsa. Lo annuncia il “Los Angeles Times”: Monica potrebbe tornare in campo a marzo a Miami, a quasi cinque anni dall’ultimo match giocato nel maggio del 2003, sconfitta dalla russa Nadia Petrova (64 60) al primo turno del Roland Garros. Da allora la Seles, serba di Novi Sad ma con passaporto americano (vive a Sarasota in Florida), ha giocato solo di tanto in tanto e per scopi benefici. A convincerla sarebbe stato l’esempio di mamma Davenport, rientrata nel circuito dopo la maternità. Vero è che Monica la parola ritiro non l’ha mai pronunciata, altrettanto vero che per lei sarebbe il terzo ritorno. Ha vinto 53 titoli tra cui 9 tornei del Grande Slam: l’11 marzo del 1991 arrivò in vetta alla classifica mondiale, occupando quella posizione per un totale di 178 settimane e duellando con la grande rivale Steffi Graf. Una carriera interrotta brutalmente il 13 aprile 1993: mentre era in campo al torneo di Amburgo un pazzo la accoltellò alla schiena. Ci vollero due anni e tre mesi prima di rivederla in campo. Nel 1996 vinse gli Australian Open, riuscì a giocare due finali agli US Open (1995 e 1996) e una al Roland Garros (1998) ma non era più la stessa. Poi una serie di problemi fisici (schiena e caviglia) l’hanno costretta allo stop nel 2003 a neppure 30 anni. Ora Monica vuole riprovarci. Fa bene? La storia dice che i grandi ritorni spesso si rivelano un errore madornale: un esempio su tutti quello del grande Bjorn Borg. E anche il ritorno di Martina Hingis, finito con una triste storia di cocaina, deve far riflettere.