CARO MURRAY: E FOGNINI?

Leggiamo insieme da www.gazzetta.it
“LONDRA – Alcuni match di tornei Atp sono truccati e i giocatori ne sono consapevoli: è questa la denuncia di Andy Murray, numero uno britannico, che conferma i sospetti che circolano ormai da mesi. “È piuttosto triste per tutti i giocatori, ma queste cose si sanno – le parole di Murray in un’intervista alla Bbc -. È difficile dimostrare se un giocatore ha provato a vincere oppure no, perché basta sbagliare negli ultimi game del set per perdere un incontro”.
“CARRIERA BREVE” – Diverse agenzie di scommesse hanno espresso dubbi sull’esito di alcune partite di tennis. Sospetti confermati dallo stesso Murray. “Ci sono giocatori che escono regolarmente al primo turno e devono comunque pagarsi le trasferte – la giustificazione di Murray -. Una carriera dura al massimo 12 anni e bisogna cercare di ottimizzare i guadagni. Anche se questo modo di fare è assolutamente inaccettabile”.
HENMAN – Lo scorso mese un altro giocatore del Regno Unito, Tim Henman, aveva dichiarato di essere a conoscenza di proposte equivoche recapitate ad alcuni colleghi tennisti. “Personalmente non mi è mai capitato, ma ascoltando altri giocatori pare che sia una pratica che succede non di rado”, aveva dichiarato l’ex numero uno inglese, ritiratosi dopo l’ultimo incontro di Coppa Davis della Gran Bretagna”.

Cose così fanno davvero arrabbiare. Nella tragica vicenda del tennis-scommesse nulla è più sconfortante dell’ascoltare questo stillicidio intessuto di nulla, questa gara fra giocatori e giocatorini a chi arriva primo nel denunciare senza denunciare, questo pseudo-outing fatto di “sì, è vero, ma io non c’entro niente”. Neppure quelli che hanno svelato, a mesi e anni di distanza, un tentativo di corruzione nei loro confronti, naturalmente respinto, hanno fatto il nome di chi li avrebbe tentati.
Eh no, ragazzi!… Così son buoni tutti. Così è un gioco al massacro, non una denuncia. Non voglio fare la figura di quello che grida “Fuori i nomi!” (classico intervento di chi difende il marcio), ma così se non è diffamazione pura e semplice poco ci manca.
Insinuazione per insinuazione, perché non chiedere conto al signor Murray, allora, della sconfitta al primo turno rimediata da Fognini a Montreal?