L’ANOMALIA DEL TENNIS

Sono già più di mille i visitatori del sito www.federtennis.it che hanno espresso il proprio parere sulle cause del fenomeno del tennis-scommesse votando il sondaggio proposto in home page. Nel momento in cui scrivo questa noterella, il 44 per cento pensa che il problema principale risieda nel sottobosco che circonda i giocatori e il 18 per cento che l’ATP non esegua controlli adeguati. Le due risposte sono apparentate fra loro dalla presenza del “sottobosco” di cui sopra nei players lounge di alcuni grandi tornei, cioè in luoghi dove l’ATP non solo dovrebbe esercitare la massima sorveglianza ma avrebbe anche le maggiori possibilità di beccare i reprobi con le mani nel sacco. Dunque il 62% dei votanti ritiene che a monte della disonestà di certi giocatori ci sia quella delle persone di cui si circondano.
E’ la conferma del fatto che “la gente” ha il naso più fino di certi osservatori. Il vero problema di base non sono i siti per scommettere online, ma il dilagare nel tennis di una cultura basata sull’arraffare maggior denaro possibile, cultura i cui profeti non sono tanto i giocatori quanto certi personaggi che vivono alle loro spalle. Ecco perché è pericolosa l’anomalia del tennis, che è gestito dai giocatori anziché dalle Federazioni Nazionali, rispetto a tutti gli altri sport: perché il sistema è funzionale agli interessi dei giocatori stessi e non può non anteporli – magari senza neppure accorgersene – ai valori etici dello sport.