PENNETTA, LA STORIA RIPARTE DA LEI

La Penna entra a fare parte della storia del tennis italiano. Pardon, la Penna scrive la storia del tennis italiano. A Cincinnati qualificandosi per le semifinali, masticandosi quella che qualche tempo fa sembrava destinata a diventare una stella mondiale ovvero la Hantuchova, per la prima volta, comunque vadano le cose, entrerà nelle prime dieci del mondo della classifica WTA. Mai in Italia era successo prima. C’erano andate vicino la Cecchini, la Reggi, la Farina, la Schiavone. Una rincorsa che si è sempre interrotta a un passo. Tutte come migliore classifica hanno raggiunto l’ undicesima posizione . Vicinissime dunque. Che ci vuole! Dieci, undici sono numeri così vicini. Già, ma in mezzo quante partite da vincere. Quante giocatrici da battere. Quante battaglie da superare, quanta fatica e quanta sofferenza. Senza parlare della pressione psicologica che attanaglia un atleta in queste situazioni. Entrare nelle Top Ten è stata una grande impresa. In tutti i sensi. Flavia conferma il cambiamento di trend in Italia. La brindisina in questo momento è la punta di diamante di un movimento che non è nuovo. Ma che ha faticato ad avere visibilità e il giusto riconoscimento.
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FLAVIA PENNETTA: “LA CLASSIFICA NON LA GUARDO, L’IMPORTANTE E’ STAR BENE”

Una giocatrice completamente ritrovata, di nuovo padrona del proprio tennis e, soprattutto, del proprio fisico che, fortunatamente, non accusa più malanni: “Tocchiamo ferro e andiamo avanti. Anzi – ci ha spiegato prima di imbarcarsi da Palermo per Brindisi – toccatevi anche un po’ voi per me”. Felice e sorridente e non potrebbe essere altrimenti, Flavia Pennetta oggi guarda all’immediato futuro con l’ottica di chi sa di essere in salute: “Esattamente, altro non mi interessa”. E la classifica? “Non la guardavo prima, non lo faccio certamente ora. L’ho detto più volte, non vivo con il peso di entrare per forza di cose tra le prime dieci giocatrici del mondo. Vivo per migliorare, giorno dopo giorno, la mia condizione fisica e tecnica, vivo per cercare di star bene”. Quello di Palermo, intanto, è stato un torneo perfetto: “Visto come sono andate le cose, direi proprio di sì. E’ stato un torneo in crescendo per me. Le utime due partite, poi, contro Garbin ed Errani le ho giocate davvero bene. Non è facile affrontare dei derby da favorita. L’ho fatto ed anche bene”. Come non è facile, riuscire a vincere un torneo, peraltro senza perdere un set, rispettando alla perfezione il copione della vigilia: “Sì, è vero, non capita spesso. Quella di Palermo, però, è stata una bella settimana per me e sono felice”.
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FEDERER RE DELLA TERRA ROSSA

Federer eguaglia Sampras.Vince Parigi, raggiunge i 14 Slam ed entra a pieno diritto tra i più grandi giocatori della storia. Per essere precisi tra i sei più grandi giocatori mai esistiti. Gli unici capaci di vincere i 4 titoli del grande Slam. Dunque dopo Fred Perry, Donald Budge, Rod Laver, Roy Emerson e Andre Agassi, Federer si chiama dentro questo gruppo leggendario. Lo fa dopo una rincorsa che sembrava non finisse mai. Come in un sogno che non voleva realizzarsi. Con un giovane spagnolo di nome Nadal diventato il suo incubo. Un Nadal spietato, sulla terra rossa, una macchina da guerra invincibile. Il Roland Garros sembrava una chimera. Era lì, così vicino, così facile per un campione come lui. Ma così distante, con questo spagnolo sempre più forte, sempre più determinato, capace di batterlo anche nel suo “giardino”. Dove nessuno pensava potesse succedere. L’erba di Wimbledon. Sconfitta questa che ha fatto sanguinare, lacerato dal dolore, il morale di Roger. E da allora tutti, compreso il sottoscritto, hanno cominciato a pensare che lo stellone dello svizzero si tesse spegnendo. O comunque, che quella sconfitta definitivamente segnasse la fine di un’era .Ma soprattutto che Federer, visto che contro Nadal aveva cominciato a perdere anche sull’erba, mai più avrebbe avuto speranza di vincere Parigi. E dunque raggiungere il traguardo più ambito. Vincere tutte le 4 prove dello Slam ed entrare nella leggenda.
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IL FORO ITALICO NEL GOTHA MONDIALE

Un commento su questi Internazionali Bnl d’Italia è assolutamente doveroso. Parliamo sempre di quelli che sono, e devono, rimanere i veri protagonisti di questa prestigiosa manifestazione: i giocatori. Questi fantastici atleti, che con le loro imprese tennistiche e le superbe prestazioni ci fanno appassionare e amare sempre d più questo meraviglioso sport. Questi attori, che con il loro dualismo hanno diviso il tennis maschile, creando quel grande e sano interesse nel mondo dei tifosi, facendo avvicinare a questo sport sempre più giovani che amano riconoscersi in ognuno di loro. Questi giocatori che con i loro mega guadagni, ci fanno anche un po’ di invidia. Queste bellissime giocatrici che hanno cambiato il tennis femminile, che si riconosce, e si vuole conoscere, anche per la bellezza di queste splendide atlete. Per una volta, però, mi sembra giusto e obbligatorio parlare di chi, con grande impegno, fatica e tanto lavoro, permette che questi attori protagonisti trovino qui a Roma un palcoscenico tra i più belli del mondo. Il Foro Italico, con i suoi campi speciali, con le tribune in marmo bianco, con le sue statue, con i suoi pini ultracentenari. Non c’è cornice più bella per un torneo di tennis e, soprattutto, un’organizzazione, e bisogna cominciare a dirlo, tra le migliori al mondo. Il Coni, con la Federazione Italiana Tennis, hanno saputo creare quella giusta sinergia che genera successo.
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IL FORO ITALICO NEL GOTHA MONDIALE

Un commento su questi Internazionali Bnl d’Italia è assolutamente doveroso. Parliamo sempre di quelli che sono, e devono, rimanere i veri protagonisti di questa prestigiosa manifestazione: i giocatori. Questi fantastici atleti, che con le loro imprese…

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IL FORO ITALICO NEL GOTHA MONDIALE

Un commento su questi Internazionali Bnl d’Italia è assolutamente doveroso. Parliamo sempre di quelli che sono, e devono, rimanere i veri protagonisti di questa prestigiosa manifestazione: i giocatori. Questi fantastici atleti, che con le loro imprese tennistiche e le superbe prestazioni ci fanno appassionare e amare sempre d più questo meraviglioso sport. Questi attori, che con il loro dualismo hanno diviso il tennis maschile, creando quel grande e sano interesse nel mondo dei tifosi, facendo avvicinare a questo sport sempre più giovani che amano riconoscersi in ognuno di loro. Questi giocatori che con i loro mega guadagni, ci fanno anche un po’ di invidia. Queste bellissime giocatrici che hanno cambiato il tennis femminile, che si riconosce, e si vuole conoscere, anche per la bellezza di queste splendide atlete. Per una volta, però, mi sembra giusto e obbligatorio parlare di chi, con grande impegno, fatica e tanto lavoro, permette che questi attori protagonisti trovino qui a Roma un palcoscenico tra i più belli del mondo. Il Foro Italico, con i suoi campi speciali, con le tribune in marmo bianco, con le sue statue, con i suoi pini ultracentenari. Non c’è cornice più bella per un torneo di tennis e, soprattutto, un’organizzazione, e bisogna cominciare a dirlo, tra le migliori al mondo. Il Coni, con la Federazione Italiana Tennis, hanno saputo creare quella giusta sinergia che genera successo.
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FED CUP: FINALE ITALIA VS STATI UNITI

Uno dei grandi interrogativi di questi giorni qui agli Internazionali è se Serena Williams con la sua sorellona verrano a giocare la finale di Fed cup. Un punto interrogativo grande come una casa. Le americane sono giunte in finale direi certamente favorite da un tabellone davvero agevole. Hanno infatti superato al primo turno l’ Argentina e in semifinale la Repubblica Ceca. Due match vinti per due volte al doppio decisivo. Obiettivamente contro due squadre debolucce. Ora è chiaro che se vengono in Italia senza le Williams, sulla terra battuta non hanno speranze. E loro, gli americani, lo sanno bene. E dunque ecco il dilemma . Riusciranno a convincere le due loro piu’ forti giocatrici? Ce lo stiamo chiedendo tutti . E a questo proposito proprio Serena in una intervista sul piu’ autorevole, dal mio punto di vista, dei giornali, in questi giorni ha rilasciato un’ interessante dichiarazione. Lei verrà a giocare questa finale. Non tanto perchè interessata a far vincere l’America. Di questo non parla. Per lei forse è l ‘ultimo dei problemi. No, vuole venire perchè innamorata dell’ Italia . Le piace tutto di questo nostro paese. Sogna di comprarsi un attico con la sorella in piazza di Spagna qui a Roma.
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