FEDERER RE DELLA TERRA ROSSA

Federer eguaglia Sampras.Vince Parigi, raggiunge i 14 Slam ed entra a pieno diritto tra i più grandi giocatori della storia. Per essere precisi tra i sei più grandi giocatori mai esistiti. Gli unici capaci di vincere i 4 titoli del grande Slam. Dunque dopo Fred Perry, Donald Budge, Rod Laver, Roy Emerson e Andre Agassi, Federer si chiama dentro questo gruppo leggendario. Lo fa dopo una rincorsa che sembrava non finisse mai. Come in un sogno che non voleva realizzarsi. Con un giovane spagnolo di nome Nadal diventato il suo incubo. Un Nadal spietato, sulla terra rossa, una macchina da guerra invincibile. Il Roland Garros sembrava una chimera. Era lì, così vicino, così facile per un campione come lui. Ma così distante, con questo spagnolo sempre più forte, sempre più determinato, capace di batterlo anche nel suo “giardino”. Dove nessuno pensava potesse succedere. L’erba di Wimbledon. Sconfitta questa che ha fatto sanguinare, lacerato dal dolore, il morale di Roger. E da allora tutti, compreso il sottoscritto, hanno cominciato a pensare che lo stellone dello svizzero si tesse spegnendo. O comunque, che quella sconfitta definitivamente segnasse la fine di un’era .Ma soprattutto che Federer, visto che contro Nadal aveva cominciato a perdere anche sull’erba, mai più avrebbe avuto speranza di vincere Parigi. E dunque raggiungere il traguardo più ambito. Vincere tutte le 4 prove dello Slam ed entrare nella leggenda.
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