la Formula E accende il circuito di Misano

dopo le parentesi romane, il circo delle monoposto elettriche è approdato per il primo anno in Romagna, nel circuito intitolato alla memoria di Marco Simoncelli che, per l’occasione, si è dotato di un layout ad hoc.

il passaggio dal circuito cittadino dell’Eur ai curvoni della pista di Misano ha difatti stravolto completamente le dinamiche di gara e, ad andare in scena di fronte ai quasi 30000 spettatori presenti che hanno sfidato il gran caldo per sostenere nelle giornate di sabato e domenica i loro beniamini, sono state due competizioni ricche di colpi di scena e scambi di posizione: uno spettacolo, quindi, decisamente diverso da quello a cui la Formula E aveva abituato i suoi fedelissimi sostenitori.

nella Gara 1 primi 25 giri di studio caratterizzati da una alternanza continua di piloti al comando e qualche contatto che costa caro, in special modo, a Pascal Wehrlein e Nick Cassidy: per entrambi gara compromessa fin dalle battute iniziali per altrettanti incontri ravvicinati.
a dominare è stata per larghi tratti una grande cautela da parte di tutti i piloti in gara che, strategicamente non hanno spinto per nulla sull’accelleratore girando, anzi, a dieci secondi dalla pole position impegnandosi, quindi, a dare il massimo nella volata finale negli ultimi 4 giri verso il traguardo: a salire sul podio dopo 28 giri di gara, è stato il bravo e astuto Antonio Felix Da Costa (già campione del mondo 2019-20 n.d.r.), tornato al successo proprio nella settimana in cui era circolata più di una voce circa il suo allontanamento da casa Porsche a fine stagione e successivamente squalificato per irregolarità alla molla dell’ammortizzatore dell’acceleratore della sua Porsche: Il pilota portoghese ha preceduto sul traguardo Oliver Rowland – indiscusso leader del mondiale con i suoi 80 punti – e Jake Dennis, partito in diciassettesima posizione a dimostrazione del valore più che relativo delle qualifiche in un circuito come quello romagnolo.
così, dopo la squalifica di Da Costa, ad ereditare la vittoria è stato appunto Rowland con la Nissan, seguito dalla Andretti del campione in carica Jake Dennis e, quindi, dalla Maserati guidata da Max Guenther.

una Gara 2 decisamente meno tattica della precedente, ha visto invece il trionfo al fotofinish di Pascal Wehrlein che ha conquistato così il suo secondo successo stagionale: una vittoria decisamente inaspettata quella del tedesco della Porsche che, fino al 25° giro, viaggiava a oltre un secondo di distacco da Oliver Rowland il quale purtroppo, all’ultimo giro, si è visto tradito dai dati della sua centralina assistendo passivamente al forzato stop della sua monoposto a causa della batteria scarica.

ha chiuso infine con uno sconsolato 17° posto finale Felix Da Costa con l’altra Porsche: un fine settimana decisamente da dimenticare quello del pilota lusitano vittima anche di un contatto con la McLaren di Bird (che ha chiuso, invece, 10°) che lo ha visto costretto alla sostituzione di pneumatico e alettone.