Djokovic non si ferma: decimo quarto consecutivo a Parigi

[1] N. Djokovic b. J.L. Struff 6-3 6-2 6-2 (da Parigi, il nostro inviato)

Quarto match, quarta vittoria senza perdere un set. Battendo agevolmente Jan-Lenard Struff, Novak Djokovic incide il suo nome su un altro pezzo della storia del tennis, diventando il primo giocatore a raggiungere per la decima volta consecutiva i quarti di finale qui a Port d’Auteuil. La partita è stata un monologo del campione serbo, al quale il suo avversario ha potuto opporre ben poca resistenza. Troppo superiore Djokovic dalla linea di fondo, mentre dall’altra parte della rete – forse anche a causa della stanchezza accumulata nella battaglia di quasi quattro ore e mezza contro Coric – Jan-Lenard Struff non è riuscito a esprimere il suo tennis d’attacco, subendo quindi costantemente l’intensità del gioco di Djokovic, che ora attende il vincente tra Fabio Fognini e Sascha Zverev.

La palla break a favore del n.1 del mondo nel secondo gioco dell’incontro faceva già presupporre quello che sarebbe stato l’andamento odierno del match. Ma gli assalti
a rete all’arma bianca del 29enne tedesco gli consentivano, per i primi venti minuti, di rimanere in scia. Appena però il servizio calava di intensità e di conseguenza le possibilità di andare a rete in maniera assennata calavano drasticamente, ecco che il fuoriclasse serbo spiccava il volo. Break all’ottavo gioco e poco dopo era 6-3 Djokovic. C’era il boato della folla. Ma era quello del pubblico che sotto lo Chatrier sullo schermo gigante assisteva al tie-break tra Paire e Nishikori, perché sullo Chatrier tutti invece hanno avevano già capito che lo spettacolo, neanche iniziato, era già finito.

Il tedesco infatti accusava il colpo ed in men che non si dica Djokovic era sul 4-0 nel secondo set. Struff faceva una fatica tremenda da fondo campo – “un tennista onomatopeico” lo aveva definito Stefano Semeraro in sala stampa, vedendolo sbuffare ed arrancare dietro ai colpi di Djokovic – nel cercare di resistere all’intensità del gioco da fondo del 32enne campione di Belgrado. Che chiudeva il secondo set sul 6-2 in neanche mezz’ora, lasciando solo due punti in quattro turni di battuta.

Iniziava il terzo set ed ecco che qualcosa cambiava sullo Chatrier: dopo un paio di punti cominciava a piovere. In realtà per Struff non cambiava molto, per lui semplicemente pioveva sul bagnato. Con solo il 51% di prime in campo, il n. 45 del mondo non poteva certo sperare di contrastare in qualche modo il n. 1 del ranking. Il parziale si sviluppava esattamente come il precedente: 4-0 per Nole in un lampo. Il lob in tweener di Djokovic sul 5-1 sembrava essere l’unica cosa degna di nota del set, e invece proprio in coda arrivava una piccola emozione: la prima palla break a favore di Struff. Il pubblico dello Chatrier applaudiva quasi incredulo, ma Nole sistemava subito le cose: tre punti di fila per il 6-2 finale – in poco più di un’ora e mezza di gioco – che lo qualificava ai quarti di finale. Dove, dopo aver lasciato agli avversari solo 31 giochi in dodici set ed essere rimasto in campo meno di sette ore complessive, incontrerà probabilmente il primo vero e ostacolo di questa sua campagna parigina: Fabio Fognini o Sascha Zverev. Insomma il gioco, almeno un po’, dovrebbe farsi duro anche per Nole.

(in aggiornamento)

IL TABELLONE MASCHILE COMPLETO