Herbert imita Mahut e rimonta Medvedev. Che brevetta la ‘conferenza lampo’

P-H. Herbert b. [12] D. Medvedev 4-6 4-6 6-3 6-2 7-5

Pierre-Hugues Herbert ripete l’impresa riuscita ieri al suo storico compagno di doppio Nicolas Mahut contro Cecchinato e batte Daniil Medvedev rimontando due set di svantaggio, efficacemente supportato dall’entusiasmo del pubblico amico che non si è fatto scrupolo di esultare anche sui doppi falli russi. Chissà se, perso il terzo set, anche Daniil ha pensato al match di Mahut oppure se è stato limitato dal problema alla schiena per cui ha chiesto il MTO; di sicuro, non ha cercato scuse e, alla domanda su cosa sia andato storto, ha risposto che “lui ha iniziato a giocare meglio dopo due set, ecco cosa è successo”. Non ha aggiunto altro, configurando una delle conferenze stampe più brevi della storia recente, a testimoniare – come se ce ne fosse bisogno – che è una sconfitta difficile da digerire perché, nonostante le due eliminazioni all’esordio negli ultimi due Masters 1000, a Monte Carlo e Barcellona Medvedev aveva sorpreso dimostrando di saper arrivare in fondo ai tornei anche sulla terra battuta.

Per contro, Herbert aveva iniziato la campagna sul rosso al Mouratoglou Open soccombendo alle pallate di Gianluca Mager, che avrà anche un dritto più naturale del moscovita, ma che era comunque n. 179 ATP. Il quinto set fra i due, esaltante e carico di tensione nonostante alcuni errori banali anche su punti importanti come le palle break all’ottavo e al nono gioco, è deciso dal break sul 5 pari, con il francese in difesa che estrae dal nulla un micidiale dritto incrociato e chiude poi con il servizio dopo quasi quattro ore di battaglia. Per lui, un secondo turno contro Benoit Paire o Marius Copil.

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