Wimbledon: Giorgi, subito un bello scalpo. Sevastova si arrende al terzo

C. Giorgi vs [21] A. Sevastova 6-1 2-6 6-4 (da Londra, il nostro inviato)

Giorgi Sevastova: match inedito in una giornata di sole caldo per Londra, con il cielo incredibilmente senza una nuvola e, almeno all’inizio, senza nemmeno vento. Le due giocatrici in passato hanno dimostrato di amare l’erba. Camila ha raggiunto a Wimbledon i migliori risultati in uno Slam (4° turno), e sui prati di ‘s-Hertogenbosch ha vinto il suo unico torneo a livello WTA .

D’altra parte Sevastova sull’erba di Maiorca 2017 ha conquistato il primo torneo dopo il ritorno al tennis, avvenuto nel 2015. Però a Wimbledon, ha vinto un solo match nei tabelloni principali, l’anno scorso contro Putintseva.

 

Mi ritiro, poi ritorno e vinco: Anastasija Sevastova

 

Per i bookmaker la partita è in equilibrio, con Anastasija, testa di serie numero 21, leggermente favorita: 1,80 a 2,00.

L’aspetto tecnico davvero interessante è che la loro interpretazione della superficie è notevolmente diversa. Giorgi preferisce prendere sempre l’iniziativa, far viaggiare la palla con poco spin, e costruire lo scambio soprattutto sulle geometrie orizzontali, destra-sinistra. Sevastova è quasi l’opposto: ama “lavorare” la palla, variarne il peso e spesso far muovere l’avversaria sulla verticale.

L’avvio è quanto di più a senso unico si possa immaginare. Camila sale 5-0, dominando completamente il campo. Un solo dato per dare la misura: nei primi tre turni di battuta perde solo 3 punti, esclusivamente a causa di doppi falli. In pratica Sevastova non ha vinto un quindici di propria iniziativa. Il 6-1 del primo set testimonia solo che nei due ultimi game si è cominciato a vedere un po’ di equilibrio.

Sottolineerei due cose di questo inizio. La prima: Anastasija ha avuto il torto di cominciare  troppo al rallentatore; nei primi due game ha servito davvero piano, anche le prime, e questo ha permesso a Camila di entrare in ritmo alla perfezione. Seconda cosa: Giorgi è stata impressionante per la reattività sul rovescio quando voleva attaccare la palla di anticipo con i piedi dentro il campo. Colpo molto difficile eseguito quasi sempre in modo perfetto.

Tutt’altra storia il secondo set. Intanto dopo i primi minuti comincia ad alzarsi un vento non forte ma incostante, che crea problemi soprattutto nei colpi di inizio gioco., e qualche folata improvvisa finisce per decidere alcuni quindici. Ma soprattutto Sevastova ha cominciato a prendere le misure ai colpi di Giorgi: riesce ad assorbire la velocità della palla avversaria, e sempre più spesso ad allungare lo scambio. Da parte sua Camila è scesa soprattutto nella precisione del dritto, con il quale commette gratuiti di troppo. Cinque game di fila per Savastova, che chiude 6-2, dopo aver subito un break sul 5-1. È un doppio fallo di Camila che consegna il secondo set ad Anastasija.

Nel terzo set quasi ogni game è una battaglia. Camila sale 2-0. Il punteggio è favorevole, ma la cattiva notizia è che si è cominciato a giocare secondo schemi di gioco più vicini al tennis di Sevastova: scambi più lunghi, alcuni davvero belli, palle lavorate e anche più movimenti sulla verticale. In una fase così equilibrata, essere riuscita a spostare anche di poco a proprio favore l’andamento tattico del match diventa importante per Sevastova, che fa vedere perché è entrata tra le prime 20 del mondo. Anastasija risale nel punteggio e ci si ritrova sul 3-3 per la volata finale.

Confesso che se in quel momento avessi dovuto scegliere una vincitrice avrei puntato su Sevastova. Che invece dopo essere salita 40-15 va incontro a due-tre minuti di balckout fatali, che le costano carissimo: il break che fa la differenza. Giorgi riesce a consolidare sul 5-3 prima di chiudere 6-4, senza nemmeno soffrire nel game conclusivo. Nella parte finale il grande merito di Camila, secondo me, è stato quello di avere registrato il dritto, evitando di commettere i gratuiti che le avevano fatto scivolare via il secondo set.

Complessivamente direi che è stata una partita ben giocata, che si è arricchita in termini di equilibrio e di varietà tecnica nel terzo set. Giorgi aveva avuto in sorte una testa di serie non facile ed è riuscita a superare l’ostacolo. E così, almeno per oggi, il tennis femminile italiano continua a sopravvivere a Wimbledon.

Il tabellone femminile