Basket; Virtus Roma, le parole di Bucchi in conferenza stampa
Al termine della partita tra Virtus Roma e Pasta Cellino Cagliari ,conclusa con il risultato di 88-95, il coach Piero Bucchi, tornato sulla panchina della Virtus dopo 13 anni, ha commentato il match in conferenza stampa. La situazione ritrovata dall’allenatore bolognese è molto diversa da quella che aveva lasciato nel 2005. La squadra capitolina ora non solo milita in Serie A2, ma occupa il penultimo posto in classifica e sta fortemente rischiando la retrocessione. Bucchi dovrà dunque cercare di giocarsi al meglio le proprie carte nei play-out per cercare di salvarsi, a meno che non riesca a scongiurarli. Ma quest’ultima prospettiva, ad oggi, sembra fin troppo ottimistica.
Il tecnico inizia la propria conferenza stampa con un commento sulla gara appena disputata; “La partita mi dà informazioni importanti rispetto a quelle avute durante la settimana di allenamento, perchè poi durante la gara ci sono altri segnali che ti aiutano a capire meglio. C’è ovviamente tantissimo da fare e cercheremo di nascondere i nostri limiti lavorandoci sopra. Perchè è chiaro che qualche limite ce lo abbiamo, è evidente, dovremo esser bravi nel cercare di nasconderli.
Quando gli viene chiesto se c’è qualcosa di positivo da cui ripartire in questa squadra, Bucchi risponde così; Di positivo c’è la voglia ed è importante continuare su questo atteggiamento, bisognerà sicuramente essere più furbi nei parziali favorevoli per cercare di azzannare l’avversario. La squadra, con tutte le problematiche che ha, ci mette voglia e questo è importante. E’ un gruppo che sta bene insieme e soprattutto dal punto di vista umano non ci sono persone che non meritino stima e considerazione, per cui è da qua che dobbiamo ripartire”
“Uno degli aspetti su cui bisognerà lavorare tanto sarà sicuramente quello di capire meglio i momenti della partita. Credo che ogni partita sarà dura e complicata, quindi dovremmo essere bravi a capire se e quando essere aggressivi, se e quando fare un anticipo, se e quando spendere un fallo. Sono tutte cose che fanno parte della pallacanestro e che alla fine portano ad avere un miglioramento nel gioco. Dovremmo cercare di tagliare il più possibile quei momenti in cui la squadra “non sta insieme”, in cui i reparti si perdono. Bisogna essere più squadra in maniera continuativa e per più minuti”
Quando, verso la fine, “salta fuori” il paragone tra la situazione attuale e quella di 13 anni fa, Bucchi commenta in questo modo; “Non mi interessa il livello, io sono tornato perchè mi piace lavorare e perchè mi piace stare in palestra, anche a Brindisi presi la squadra in A2. Comincio quest’avventura con grande entusiasmo e tanta fiducia. Se sono qui è perchè lo voglio e perchè ci credo“.