Venezuela: la FAO conferisce un premio a Nicolas Maduro

La FAO ha deciso di premiare il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, per i suoi “notevoli e rilevanti” sforzi nel combattere la fame nel mondo.

Secondo il programma Food and Agriculture Organization delle Nazioni Unite, che ha conferito al presidente venezuelano il riconoscimento lo scorso 8 giugno, il Venezuela è uno dei 72 Paesi ad aver raggiunto l’Obiettivo del Millennio riguardante la riduzione del 50%, tra il 1990 e il 2015, della popolazione che soffre di povertà estrema e fame.

Ciò grazie al programma di sussidi Misión Alimentación, inaugurato nel 2003 da Hugo Chávez. Secondo le statistiche ufficiali, il programma ha assicurato una media di 3020 kcal disponibili pro capite (contro le 1800 considerate consumo minimo indispensabile dalla FAO) ed è riuscito a distribuire circa 26,5 milioni di tonnellate di prodotti alimentari alla popolazione. Inoltre, il governo sostiene che il 95% dei venezuelani mangia più di 3 volte al giorno.

Tuttavia, non mancano le critiche. La Commissione Economica per l’America Latina e i Caribi (Cepal) ha reso noto che la povertà in Venezuela è aumentata dal 2013, a causa di un’inflazione che supera il 60%. Marianella Herrera, nutrizionista presso la Fundación Bengoa, una fondazione privata, ha dichiarato che “i bambini si presentano negli ospedali gravemente denutriti, e alcuni di loro muoiono a causa della mancanza di beni primari. Il paese sta invertendo la tendenza di crescita mostrata negli ultimi anni”. Infine, una ricerca condotta lo scorso anno da tre università del paese ha rivelato che l’11% della popolazione ammette di consumare solo 2 pasti al giorno, o anche meno.

In ogni caso, nonostante la gente stia in fila per ore fuori dai supermercati per reperire alimenti di base come la farina di mais e il pollo, il Venezuela sta facendo grandi passi nella riduzione della fame. O almeno così dicono le Nazioni Unite.