AUSTRALIAN OPEN: PARTE L’AVVENTURA…
MELBOURNE – Ci siamo, parte il primo Slam della stagione. Sono sbarcato a Melbourne venerdì mattina e ho trovato, oltre a un gran caldo, una città già pronta per la festa. Oggi prima giornata degli Australian Open: hanno aperto i cancelli di Melbourne Park alle 9.30 ma già alle 8, quando sono arrivato (colpa del fuso…) c’era una gran fila di appassionati agli ingressi. Anche le prime pagine dei quotidiani locali danno grande risalto al torneo. Su The Age c’è Federer che dice di apprezzare il nuovo colore blu dei campi. Sull’Herald Sun ecco Hewitt e Venus Williams: “Power & passion” recita il titolo. La più fotografata è ovviamente Maria Sharapova, le bellissima del circuito, ma non scherza neppure mamma Davenport. The Australian ritrae Lindsay con il suo bimbo nato nel giugno scorso. Figlio o carriera? “Perché scegliere?” risponde la californiana. Per dimostrarlo eccola al ristorante dei giocatori che imbocca amorevolmente il suo Jagger in attesa di scendere in campo. Sempre su The Australian la foto più divertente: lo scozzese Andy Murray con un improbabile parrucchino rosso che ride di gusto. Questa mattina la sala stampa si è improvvisamente animata così come la player lounge ed il ristorante. Come sempre l’organizzazione è impeccabile: del resto la gentilezza e la cordialità sono qualità tipiche degli australiani. Ti colpisce la loro serenità: per le strade della città, che pure è una metropoli con tanto di grattacieli, si respira tranquillità. Nessuno ha fretta, non c’è frenesia, nessuno corre. E se corre lo fa per diletto nel verde che dà a Melbourne l’aspetto di un immenso parco. Comincia il torneo e ieri i coach si sono riuniti con i responsabili della Wta, il circuito femminile. Si è discusso della possibilità di infliggere agli allenatori le stesse sanzioni date alle giocatrici che si dopano. Giusto o no? Per il momento è solo un pour parler… Parte anche l’avventura dei nostri ragazzi: in tabellone ne abbiamo 11, 7 ragazze e 4 ragazzi. Gli Australian Open non ci hanno mai portato tanta fortuna però l’atmosfera che si respira all’interno del Club Italia è di grande tranquillità. Giocatori, giocatrici e coach fanno gruppo, la sera cenano insieme, scherzano e c’è una bella sintonia: siamo una squadra, un gruppo come si direbbe in gergo calcistico, anche se nel tennis, sport individuale per eccellenza, non è così semplice. In bocca al lupo…