CHE FESTA, A TORINO!

C’era un sacco di gente, oggi al circolo della Sisport, a Torino, per vedere le semifinali della Serie A1. Non meno di 1.000 persone, probabilmente di più, assiepate sulle tribunette dei quattro campi sui quali si giocavano, a coppie di due, le sfide tra Alba e Olbia e fra Capri e Bassano. E sciamanti anche fuori, nei vialetti tra campi all’aperto e capannoni indoor. Un sacco di gente che oltretutto aveva pagato il biglietto, dunque che era venuta non soltanto per trascinare in finale i piemontesi dell’Alba ma proprio per veder giocare a tennis un bel gruppetto dei nostri migliori rappresentanti e qualche straniero di buon nome.
Ci sono gli azzurri di Coppa Davis. C’è qualche vecchietto di chiara fama quali l’ineffabile Gianluca Pozzi, cui i 42 anni suonati non impediscono di muoversi sui campi veloci con la grazia felina dei suoi giorni migliori (e se non si fosse storto una caviglia poteva persino vincere…), e Davide Sanguinetti, che mi dice di avere voglia e motivazioni intatti ma un ginocchio che proprio non vuol saperne di tornare alle dimensioni e alla funzionalità originali. C’è l’eroe di Ramat Hasharon, Noam Okun, giustiziere di Italia e Cile in Coppa Davis.
Ci sono divise eleganti e tifo organizzato, un servizio di transportation a livello di Grande Slam, squadre con l’addetto stampa, giornali e tv. Applausi competenti per tutti. Ci sono la neo-signora Galimberti e Rita Grande col bellissimo figlioletto Fabio, 16 mesi e una stazza che se continua a crescere così diventa numero 1 del mondo a 18 anni. C’è persino il sole. Davvero una grande e bella festa, che domani e dopodomani, quando ci sposteremo al Palaruffini per le due finalissime, assumerà una dimensione d’eccellenza.
L’ultimo grande evento del 2007 conferma insomma che il tennis è tornato di moda anche nel nostro Paese. Non c’è stato torneo, quest’anno, che non abbia fatto il pienone. Ben vengano perciò quelli che per antico vezzo ne parlano male e quelli che se ne sono ricordati solo quando è scoppiato il presunto scandalo delle scommesse. Come dicono gli americani? “Parlate di me. Parlatene male purché ne parliate”. Appunto. Il merito di questa rinascita è anche loro.