MA NALBANDIAN NON CI SARA’…

Dopo Madrid ecco Parigi-Bercy! David Nalbandian conquista anche il nono ed ultimo Masters Series della stagione al Palais Omnisports della capitale francese. In Spagna un paio di settimane fa aveva battuto Federer, Nadal e Djokovic, ovvero i primi tre del ranking Atp. A Parigi il bis: non ha trovato sulla sua strada Djokovic ma ha concesso il bis prima contro Re Federer al terzo turno (64 76), quindi con Nadal in finale (64 60) rifilandogli anche un sonoro cappotto nel secondo set. Praticamente in giocabile l’argentino: c’è stata partita solo fino al 4-3 per Rafa nel primo set. Poi David ha concesso al rivale solo 11 punti infilando nove games consecutivi, senza concedere una sola palla break nel corso dell’intera sfida (Nadal solo una volta è arrivato 40-40 alla risposta). Più che sul sintetico indoor di Bercy sembrava di essere sulla terra rossa del Roland Garros: finale tra un argentino ed uno spagnolo. In passato solo un connazionale di Nadal era arrivato così in alto: nel 1986, prima edizione del torneo, Casal si arrese a “Bum Bum” Becker. Nalbandian vincendo è diventato il primo argentino a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del torneo. Peraltro ha spezzato l’imbattibilità di Rafa a Parigi: 25 incontri, 21 al Roland Garros dove il mancino spagnolo ha vinto negli ultimi tre anni e 4 qui a Bercy, dove era per la prima volta in carriera nel tabellone principale. In passato Nadal aveva perso solo una volta nella Ville Lumiere: era il 2003, praticamente un ragazzino, e si arrese al rumeno Hanescu nelle qualificazioni a Parigi-Bercy. Nalbandian è in forma strepitosa dopo una stagione anonima che lo aveva visto uscire dai top ten e scendere fino alla venticinquesima posizione mondiale, troppo poco per uno che ha giocato una finale a Wimbledon e vinto il Masters nel 2005. Sta giocando così bene il venticinquenne di Cordoba che Federer e Nadal si sono chiesti: “Ma dov’era finito durante l’anno?”. Buon per loro che, a meno di rinunce dell’ultima ora, Nalbandian a Shanghai non ci sarà: vincendo a Bercy ha guadagnato un biglietto per la Cina, ma solo come prima riserva dietro nell’ordine a Federer, Nadal, Djokovic, Davydenko, Roddick, Ferrer, Gonzalez e Gasquet. Buon per loro perché David nei confronti diretti è otto pari con Roger (Nadal a parte è la bestia nera dello svizzero) e conduce due a zero con Rafa. Però se nei giorni che ci separano da Shanghai (si comincia l’11 novembre) si ritira qualcuno degli otto “maestri” (Djokovic, Davydenko e Roddick sono acciaccati), allora Nalbandian rientra in lizza. E visto come sta giocando sarebbero dolori per tutti…