PLAY-OFF SERIE C GARA 2: HISTORY REPEATS ITSELF

di Michele Floris

Chi ben comincia… non chiedete a San Lazzaro ‘90, e soprattutto a Il Ceppo Vicenza, come finisce il detto, perché se proprio i vicentini erano partiti col piede giusto in gara 1, i bolognesi hanno reagito a modo nella domenica al campo “Edo Collina”.

La domenica in quel di San Lazzaro inizia presto, con ancora la rugiada a coprire l’erba dell’esterno e la terra rossa tirata come un foglio bianco pronto a farsi scrivere con i tacchetti dei giocatori. Le squadre arrivano al campo piene di pensieri. Dopo una stagione senza errori per entrambe ora è arrivato il momento della verità, chi sbaglia è perduto, e il San Lazzaro lo sa bene, dopo il risultato di gara 1 a Bassano del Grappa (persa dai bianco-verdi per 17-7) non può più permettersi alcuna svista.

Alle 11:00, quando il sole settembrino ancora non è alto ma comunque già scalda, si inizia col primo lancio che vede sul monte l’immancabile Federico Bardasi.

I nove iniziali del San Lazzaro cambiano dai titolari della trasferta a Vicenza, con ben quattro innesti nuovi in campo, tra cui il giovanissimo Alessio Ingraito che parte dietro il piatto di casa base.

Il primo inning non inizia come sperava il manager Giuseppe Vesti e i suoi uomini, dopo 5 valide avversarie e qualche indecisione difensiva, incassano 3 punti. San Lazzaro subito sotto nel risultato. Ma come dice il sottotitolo fate attenzione, perché anche in gara 1 il San Lazzaro era subito salito in vantaggio per 3-0, e sappiamo bene com’è finita. Infatti al terzo inning, i bianco-verdi suonano la carica, iniziano a leggere i lanci del pitcher Giacomo Enrique Padilla e ribaltano il risultato: al quarto inning sta 6-3. La storia sta per ripetersi.

Il Vicenza non ci sta e controbatte, accorciando la differenza a 6-5 con un fuoricampo da due punti, un altro, proprio come in gara 1. La storia sta per ripetersi.

Ma a quel punto il Dio del baseball gioca la carta imprevisti, la coppia arbitrale commette un errore madornale e, durante l’attacco del San Lazzaro, dimentica il conto del battitore Giovanni Ruzzu. Tutti infatti sono convinti che il conto sia 2 ball e 2 strike, ma da dietro il piatto comunicano 3-1. Allora Ruzzu incassa tranquillamente un altro strike (sarebbe stato strikeout a questo punto). Inutile stare a enarrare le proteste vicentine, perché sul lancio successivo il secondabase bianco-verde colpisce forte e porta a casa Michele Floris per il punto del 7-5, con una valida che verrà ricordata come il “doppio su strikeout”.

Da qui inizia il tracollo vicentino. I veneti non ragionano più e perdono il controllo della situazione continuando ad incassare punti senza riuscire a mettere in difficoltà la difesa bolognese, che dopo quel primo inning ha ripreso il suo equilibrio come ci ha abituati per tutta la stagione. Il tutto condito da un’altra prestazione formidabile di Federico Bardasi sul monte, che resiste per tutta la durata della partita. L’attacco gli dà una mano e fa sì che l’incontro termini all’ottavo inning per 18-8. Manifesta superiorità, la serie torna in parità 1 a 1, e la storia si è ripetuta.

Gara 3 è alle porte, neanche un’ora dopo e i giocatori tornano in campo per lo scontro decisivo. Non si può più sbagliare, ora è dentro o fuori. Continua domani nel prossimo articolo.