IL PHOTOFINISH PER I PLAYOFF, SAN LAZZARO VS IMOLA

di Michele Floris

Immaginatevi la scena: le due squadre in cima alla classifica, un campo e una pallina da baseball insieme a una temperatura da Guinnes World Record; gli ingredienti perfetti per la giornata di baseball più incandescente della stagione. Proprio così, perché domenica scorsa Imola è stata teatro della sfida dell’anno, la più attesa e decisiva, quella tra Redskins e San Lazzaro.

Mario Salvini ne “Il diamante è per sempre” dice che il baseball non scrive mai le sue sceneggiature a caso, e infatti le circostanze hanno fatto sì che le due partite chiave per il girone I di Serie C si giocassero nello stesso giorno, come ad indicare che in qualche modo si dovesse segnare quella data sul calendario: domenica 16 luglio, Campo Comunale di Tozzona: si inizia.

GARA 1: IL COMPLETE GAME PERFETTO

Non capita spesso di vedere i lanciatori di entrambe le squadre eseguire un “complete game” (iniziare una partita e finirla senza mai essere sostituito) nello stesso incontro, ma il campo di Imola è riuscito a regalare anche questa emozione. Con in sottofondo il ronzio delle Superbike che gareggiano a pochi chilometri di distanza, sul monte salgono due pitcher d’esperienza, ambedue con il numero 23 sulle spalle, per i Redskins Simone Grendene, per il San Lazzaro Federico Bardasi. L’esperienza ripaga da entrambi i lati, se non fosse che le mazze del San Lazzaro al primo inning sono già calde e portano a casa due punti fondamentali. Un vantaggio che il San Lazzaro protegge grazie alla sua difesa che funziona come un orologio svizzero, non sbagliando un colpo. Gli inning avanzano e così anche il tempo, ed avvicinandosi a ora di pranzo l’Imola si mangia qualche occasione d’oro, arrivando più volte a riempire le basi ma senza riuscire mai a capitalizzare. Sbagliano qualcosa in attacco pure i bianco-verdi, ma verso la fine entra il punto del 3-0 con cui si chiuderà l’incontro. I bolognesi si portano a casa il primo incontro: metà dell’opera è compiuta, ora manca solo il secondo atto.

GARA 2: L’IMOLA SPEGNE L’INTERRUTTORE

Dopo solo un’ora e mezza di pausa i due battaglioni tornano in campo. Questa volta è il San Lazzaro in casa e difende bene il primo inning. Tutti si aspettano un’altra partita ad alta tensione come la precedente, ma i Redskins entrano con la mentalità sbagliata, spengono l’interruttore e non ci vedono più niente: fine primo inning, San Lazzaro 10 – Imola 0, notte fonda. Come capita spesso i sequel sono una brutta copia degli originali e così succede per Gara 2. La partita prosegue lentamente, con il San Lazzaro che non spreca occasioni per aumentare il vantaggio e il manager Giuseppe Vesti che lascia spazio anche al ritorno del capitano Lorenzo Biagini, fermo da qualche mese per un infortunio al ginocchio, che con un turno in battuta riesce anche ad arrivare salvo in prima. Continuano ad entrare punti, merito anche dell’ottima prestazione di Giovanni Serini che sia in Gara 1 che in Gara 2 dà il meglio di sé dal box di battuta. Chiude la partita sul monte il giovane Tommaso Nobili, e il San Lazzaro esce trionfante da una partita che non sembra avere niente a che fare con la prima, portandosi a casa addirittura il record di vittoria più larga della stagione per 28-1.

Il capitolo decisivo è stato scritto, gli sceneggiatori non hanno deluso, e con questo ultimo atto il San Lazzaro si guadagna un posto per i play-off di Serie C con una giornata d’anticipo. Domenica prossima l’ultima sfidante sarà il Minerbio, i bianco-verdi vorranno di certo ripetere l’ottima prestazione dell’ultimo weekend.