Carla Suarez Navarro: “Bisogna lottare e avere coraggio, sempre. Tokyo 2021? Sarebbe un sogno”

Carla Suarez Navarro, la tennista 32enne originaria delle Isole Canarie a cui mesi fa è stato diagnosticato il linfoma di Hodgkin, è stata intervistata da El Pais. La giocatrice spagnola sta dimostrando grandissimo coraggio nell’affrontare la malattia, supportata con affetto da tante sue colleghe. Ora si sta sottoponendo a cicli di chemioterapia ma si sente meglio e considera la prospettiva di tornare in campo.

Mi sento piuttosto bene” spiega a El Pais. “Quando devo affrontare una seduta di chemio ho alcuni disturbi per alcuni giorni ma sono sopportabili, e per questo mi sento sollevata. La mia vita quotidiana è calma. Quando ho la terapia trascorro alcuni giorni a casa, altrimenti passeggio e faccio un po’ di palestra. Posso fare una vita normale anche se, con la situazione attuale, devo essere prudente“.

Il tennis è ancora presente nella vita della tennista spagnola: “L’ho seguito molto. Ho seguito lo US Open, il periodo coincideva con i giorni trascorsi all’ospedale. Ho guardato molte partite. Ho molto apprezzato che Garbine Muguruza mi abbia dedicato la sua vittoria al primo turno. È una buona amica, e tra noi c’è sempre stato molto rispetto e stima. Ho seguito anche il Roland Garros e il Masters di Londra“.

Non solo: è passata a salutare l’amica Garbine in allenamento, e ha addirittura scambiato due palle con Sara Errani. Immagini che alimentano il sorriso.

Le Olimpiadi di Tokio nel 2021, sono uno stimolo per un comeback di Carla? “Vorrei dire addio al tennis su un campo. È un sogno, giusto? Tuttavia, ora devo considerare la situazione giorno dopo giorno, settimana dopo settimana. Cerco di recuperare. Ho un ranking protetto, ma non potrò giocare prima. Vedremo. Ciò mi fa capire che c’è una luce in fondo al tunnel. Da questa esperienza, desidero trasmettere un messaggio di coraggio e un incoraggiamento. Tra qualche mese questo resterà un brutto ricordo. Bisogna lottare, sempre. Si può guarire e la vita è lunga. Il percorso è difficile ma con un atteggiamento positivo possiamo farcela.