Il ministro dello sport Pakula sull’Australian Open: “Tanto lavoro da fare, ma restiamo fiduciosi”

Sulla scia delle parole di Craig Tiley, il presidente della Federazione Tennis australiana, si è espresso anche un membro del governo dello stato di Victoria, che sta già lavorando alle misure da adottare in vista dell’Australian Open. Martin Pakula, ministro dello sport, del turismo e dei grandi eventi, ha parlato nel podcast ‘Break Point’ facendo trapelare un certo ottimismo sullo svolgimento del torneo.C’è tanto lavoro da fare ancora, ma siamo fiduciosi. L’Australian Open si giocherà a gennaio. È un elemento troppo importate della nostra cultura”.

Ha specificato quali sono i punti centrali dei protocolli che si stanno studiando e potranno essere messi in atto in vista del torneo: Il tema centrale è come i giocatori potranno stare in quarantena dopo l’arrivo a Melbourne e allo stesso tempo allenarsi sul campo. Non vogliamo che stiano per 14 giorni fermi dentro un hotel prima di giocare il torneo”. Ma c’è dell’altro: Dobbiamo studiare come farli entrare e uscire da Melbourne Park in sicurezza, come tenere loro e gli spettatori a distanza e come gestire il pubblico sugli spalti. Posso dire che probabilmente ci sarà del pubblico, ma di certo non potremo riempire la Rod Laver Arena come è sempre accaduto”. Tiley in questi termini ha parlato di un accesso limitato al 50% per quanto riguarda gli spettatori.

Un altro nodo da sciogliere è la gestione dell’ATP Cup, che l’anno scorso ha coinvolto tre città (Sydney, Brisbane e Perth): “Se l’evento si giocherà in queste città, i giocatori dovranno fare la quarantena nelle rispettive città prima di andare a Melbourne. Se non si giocherà, i giocatori andranno direttamente a Melbourne. Sono opzioni che dovremo valutare” ha concluso.