Superlega> Taiwan Excellence Latina, un ribaltone solo sfiorato

Taiwan Excellence Latina – Calzedonia Verona 2-3 (22-25/22-25/25-22/25-19/17-19)
Latina: Caccioppola (L) Shoji (L), Gitto, Sottile 3, Le Goff 8, De Angelis , Corteggiani 1, Savani 12, Rossi 5, Ishikawa, Maruotti 19, Kovac, Huang, Starovic 22. All.: Di Pinto – Franchi
Verona: Mengozzi 1, Pajenk 11, Paolucci, Stern 14, Marretta 1, Birarelli 7, Maar 17, Frigo (L), Grozdanov, Spirito 2, Manavinezhad, Jaeschke 26, Pesaresi (L). All.: Grbic – D’Amico
Arbitri: Cappello – Tanasi
Potenzialità, quelle di due squadre che se le sono date di santa ragione per cinque set. Potenzialità di due formazioni che si allenano da poco a ranghi compatti e che hanno margini di miglioramento enormi. Potenzialità di chi ha un curriculum di tutto rispetto e di chi se le deve creare. La parola chiave di questo esordio a Latina non può che essere potenzialità. La Taiwan Excellence ha numeri e giocatori importanti, che nel corso della stagione metteranno a terra tutto il bagaglio tecnico e di esperienza; Verona ha un manipolo di giovani estremamente interessanti che, sotto le sapienti mani di Nicola Grbic, riuscirà a tirare fuori doti e personalità. Nell’esordio in Superlega 2017/2018 viene fuori una partita tirata ed incerta sino all’ultimo pallone, tanti gli errori, ma anche una prima dimostrazione di tutte le potenzialità.
I primi fuochi d’artificio sono di Verona che infila la serie che vale il più quattro e che bagna l’esordio; Latina non accusa, e rende pan per focaccia per il pareggio immediato. Le due formazioni devono scontare l’inevitabile rodaggio della prima, l’equilibrio che ne consegue è frutto più delle imprecisioni che degli spunti individuali. E’ un testa a testa che non esalta i puristi della tecnica, ma che tiene alto il pathos agonistico. La condanna per Latina viene dalla ricezione, Savani subisce in filotto di tre nel rettilineo finale, quando non ci sono più i margini per recuperare. L’affanno di Latina prosegue anche in avvio di secondo parziale, Di Pinto è costretto a giocarsi la carta di Starovic, non in condizioni fisiche perfette, al posto di Corteggiani per recuperare un meno quattro preoccupante. E’ una ventata di entusiasmo, Sasha risponde presente, il gap, però, non viene colmato; Verona è più continua ed argina gli strappi pontini rimanendo a distanza di sicurezza. Latina non riesce a trovare soluzioni che valgano un aggancio, doppio vantaggio per Verona condito da un “giallo” a Capitan Sottile per proteste troppo vibranti e, forse, sacrosante. Il cuore di Latina viene fuori nel terzo parziale,l’avvio vale un immediato 6-2, con Starovic assoluto protagonista; le folate dell’opposto pontino mandano in tilt Verona, che non sa più trovare contromisure, Latina con il vento in poppa in tutti i fondamentali si prende un 13-6 che infiamma il PalaBianchini. La Top Volley si guarda troppo allo specchio e consente a Verona di rifarsi sotto, ci deve pensare ancora Starovic a tenere gli scaligeri a distanza, la firma sul 1-2 la mette Savani. Tutti dietro a Sasha, i padroni di casa acquistano quell’identità necessaria per tenere testa ad un Calzedonia che torna a viaggiare a ritmi alti; il quarto parziale vede le due formazioni a braccetto in percorso comune. E’ Birarelli dai nove metri a rompere l’equilibrio trovando Maruotti in difficoltà sulla flot; ribaltamento di fronte repentino, Latina mette in fila cinque punti che valgono il controsorpasso con la firma di Maruotti e Starovic. Lo strappo è quello decisivo, Sottile gestisce a meraviglia i due attaccanti che rispondono sempre alle sollecitazioni, risposte che valgono i punti del pareggio. Per Verona un brutto incubo, la sveglia non arriva nemmeno in avvio di tie break, tanti gli errori scaligeri e Latina vola via. La Top Volley sceglie, però, la strada più difficile, butta alle ortiche cinque punti di vantaggio, consentendo a Verona l’aggancio. La volata si gioca ad armi pari, Latina accarezza il sogno ma, alla fine, è la Calzedonia a gioire.

Marco Benedetti