E SE LA SELES NON FOSSE STATA ACCOLTELLATA?

Come sarebbe andata la storia del tennis femminile degli ultimi 20 anni se il 30 aprile di 17 anni fa un sedicente tifoso di Steffi Graf non avesse accoltellato Monica Seles durante il più noto cambio campo di sempre? A poco servono i “se” e i “ma” e in effetti porsi questa domanda non fa che alimentare i rimpianti per quel grande talento spezzato sul più bello. Eppure ogni anno, nel giorno della ricorrenza, Monica torna in mente a tutti gli appassionati e agli addetti ai lavori viene spontaneo confrontarsi con dati statistici che lasciano ogni volta strabiliati.
La Seles ha vinto il primo torneo Wta nel maggio 1989 quando le mancavano ancora sei mesi al compimento dei 16 anni. L’anno dopo si impose al Roland Garros diventando la più giovane tennista a vincere gli Open di Francia. Con il trionfo parigino la serba d’America iniziò un percorso inarrestabile interrotto, appunto, solo tre anni dopo ad Amburgo dalla lama di Guenther Parche. Dagli Australian Open del 1991 agli Australian Open del 1993 la Seles si impose in 7 dei 9 tornei dello Slam, eccezion fatta per i due Wimbledon. A 19 anni Monica aveva vinto 8 tornei del Grande Slam e 22 titoli wta, raggiungendo 33 finali su 34 tornei disputati con una percentuale di vittorie nei match del 92,9%. Per capire l’eccezionalità di questi numeri basti confrontare questi dati con quelli della migliore giocatrice in attività, Serena Williams, che in oltre dieci anni di carriera ha vinto 25 titoli wta e 11 tornei dello slam.
La rilevanza di Monica Seles non è da valutare solo a livello statistico ma anche a livello tecnico. Mancina, bombardiera, attaccante da fondocampo e soprattutto bimane non solo nell’esecuzione del rovescio ma anche del dritto. Rivoluzionaria dunque, la Seles lasciava le sue avversarie senza possibilità di replica grazie a quelle accelerazioni che non si erano mai viste prima nel circuito.
La coltellata ne interruppe la carriera ma soprattutto ne spezzò la serenità. A livello sportivo si riprese, anche se solo parzialmente, dopo un paio d’anni. I livelli di un tempo non li recupererò più ma riuscì a vincere comunque un altro slam, gli Australian Open del 1996, e altri 20 titoli wta. Ormai però non c’era più nulla di quella ragazza prodigio di qualche anno prima. In un libro scritto l’anno scorso (“Getting a grip”) e tradotto ora anche in italiano, la Seles ha raccontato il suo percorso sportivo ma soprattutto il suo calvario umano. Quel 30 aprile del 1993 ha cambiato la storia del tennis ma anche la vita di una donna.