QUANTE LEZIONI, MAESTRO BARTONI!

L’Ufficio del Maestro Angelo Bartoni era umido e vissuto, specialmente il quinto giorno degli Internazionali d’Italia, il torneo di cui il Maestro seguiva le vicende Organizzative con grande impegno, supportato solo da un paio di volenterosi ragazzi nelle vicende quotidiane. Si pianificava la giornata lavorativa la mattina presto, piu’ adatta ai cacciatori che ad un torneo di tennis, ed i telefoni gia’ squillavano senza respiro. Marco, Alessandro ed io ci alternavamo al telefono – improvvisati centralinisti – seguendo con l’altro orecchio le direttive del Maestro. All’ennesima chiamata in arrivo ci fa segno che la prendera’ lui, serio ed implacabile. “Panetteria Riboni” risponde sotto il nostro sguardo attonito. “Gli Internazionali di Tennis?” – continua – “No, guardi, ha sbagliato numero! Arrivederci”. Ed esplode in una fragorosa risata, contagiandoci immediatamente.
Il Maestro Angelo Bartoni era cosi’, ci stava dando una delle sue tantissime lezioni di vita. Prendetevi sul serio, ragazzi, ma non troppo! La pressione va gestita cosi’, diceva sempre, con ironia, ma senza dimenticare l’importanza di quello che stiamo facendo.
Lui era cosi’, d’impatto straordinario e lucente, dalla personalita’ straripante permeata di una gentilezza ed un amore grande per tutto quello che faceva.
E tutti quelli che l’hanno conosciuto hanno apprezzato tutto cio’, compresa la sua incredibile simpatia di primo acchito.
Per questo, oggi che non c’e’ piu’, non ci sembra possibile. Lui c’e’ sempre stato e ci sara’ sempre. Il tennis perde un protagonista assoluto, uno che ha formato migliaia di ragazzini, ragazzi, uomini.
Oggi ci sentiamo tutti come se fosse scomparso qualcosa che ci e’ sempre appartenuto, come se ci avessero tolto i tramonti d’estate.
Parlare del Maestro e’ bellissimo, non si esagera mai. Era una persona per bene. Onesto ed esigente. Era capace di farti capire una cosa ed allo stesso tempo facendoti credere che c’eri arrivato da solo, mentre era stato lui a metterti sulla strada giusta.
Nel tennis, siamo sicuri, la sua impronta non verra’ cancellata. Sopravvive nei suoi insegnamenti e nel ricordo dei suoi grandi sorrisi.
Per questo, ancora una volta, siamo orgogliosi di sentirci suoi allievi, e fieri di considerarci i suoi amici.