7 UOMINI FORO

7 uomini Foro… A dispetto del fatto che il tabellone principale è molto meno capiente che in passato (56 posti anziché 64), fra i molti record battuti dagli Internazionali BNL d’Italia 2008 prima ancora di cominciare c’è quello del numero di italiani ammessi di diritto al singolare maschile: 5, vale a dire Volandri, Starace, Seppi, Bolelli e, grazie al doppio formidabile exploit compiuto nelle qualificazioni, la new entry Fabbiano, 19 anni da compiere. Gli altri due azzurri, Cipolla e Naso, sono wild card, e anche questo è uno sprovincializzante record, perché dal 1995 le wc concesse agli italiani erano almeno quattro.
L’ultima volta con 5 azzurri di diritto nel main draw era stata 15 anni fa, quando però due di loro provenivano dalle qualificazioni. Un altro record è dunque quello dei 4 promossi per meriti di classifica, mai così numerosi negli ultimi vent’anni.
Oltre a confermare i progressi che il tennis italiano sta facendo a tutti i livelli, questo piccolo ma significativo exploit aggiunge un tocco di italianità al grande torneo che oggi prende il via con i connotati di un vero e proprio “Quinto Slam”. Con 9 dei Top 10 ATP e tutte le Top 10 WTA, gli Internazionali BNL d’Italia si situano al vertice assoluto della qualità tennistica e promettono un fantastico spettacolo sia alle decine di migliaia di spettatori che per due settimane affolleranno il Foro Italico sia ai milioni che lo seguiranno in tv (e anche qui è record, perché Italia 1 trasmetterà in chiaro ben sei giornate di gioco, il che non accadeva dalla notte dei tempi).
Il favorito numero uno è naturalmente Rafa Nadal, che sulla terra battuta sembra non avere rivali e che punta a diventare primatista assoluto di successi romani vincendo il quarto titolo consecutivo. Non appena rimesso piede sulla sua superficie preferita, il mancino spagnolo è tornato a travolgere ogni avversario: Federer a Montecarlo e, ieri, il maratoneta Ferrer a Barcellona. Però siamo tutti qui a chiederci se Federer, re incontrastato del tennis contemporaneo, non riuscirà, prima o poi, a spezzare la supremazia terraiola del suo grande rivale. E sotto sotto ci auguriamo persino che in questo duetto sappia inserirsi anche qui a Roma, come già ha fatto a gennaio nell’Open di Australia, il terzo incomodo Novak Djokovic. Il sorteggio ha comunque reso il compito di Nadal più facile, mettendo entrambi i suoi rivali dall’altra parte del tabellone e assegnando loro anche il compito di far fuori, se vogliono arrivare fino a lui, gli altri due specialisti che possono aspirare al titolo: Ferrer e Nalbandian.
In un contesto così ultracompetitivo, per i nostri “7 uomini Foro” sarà dunque davvero difficile trovare un po’ di spazio. Però non bisogna fasciarsi la testa prima di essersela rotta, come ha dimostrato l’anno scorso Filippo Volandri battendo, nell’ordine, Gasquet, Federer e Berdych, e diventando il primo italiano a qualificarsi per le semifinali dopo la bellezza di 29 anni.
L’azzurro che sta nel quarto teoricamente meno spaventoso è proprio quello apparentemente più in forma, Simone Bolelli, reduce dalla sua prima finale ATP, quella combattutissima ma persa ieri, a Monaco, contro Mano di Pietra Gonzalez, finalista al Foro un anno fa (a Simone è stato fatale l’unico break subito in tre set). Anche se per portare il suo terzo assalto dell’anno a Davydenko dovrà far fuori prima mezza Francia e poi Roddick, Bolelli è in fase di grande maturazione e dunque si può legittimamente sperare in suo exploit. Più difficile, invece, sembra il cammino di Volandri e di Seppi, che, oltretutto, se partissero bene sarebbero attesi da un crudelissimo derby negli ottavi. Starace può aspirare a vedersela con Federer al terzo turno, mentre le wild cards Cipolla e Naso dovranno superarsi per sopravvivere a un primo turno proibitivo. Quanto a baby Fabbiano, numero 412 del mondo, il suo Foro Italico lo ha già vinto.