GRAZIE, RAGAZZE!

L’analisi tecnica ci dice che le azzurre di Fed Cup, pur dovendo fare a meno della loro numero 2, hanno assorbito l’infortunio di Napoli e, superando nettamente avversarie sulla carta più forti, hanno conservato un posto fra le grandi nazionali del tennis femminile. L’anno prossimo potranno pertanto tornare a dare l’assalto a quel titolo mondiale conquistato nel 2006 a casa della Henin e quasi conquistato nel 2007 a casa della Kuznetsova.
Basterebbe questo perché il tennis italiano decidesse di erigere un monumento in loro onore, ma ciò che rende davvero uniche queste nostre ragazze è l’attaccamento che dimostrano per la maglia azzurra, la positività che sprizza dalle loro parole, l’esempio che danno alle più giovani. Questo team di Fed Cup ha una sua anima. Ecco perché il gruppo ormai comprende ben sette-otto giocatrici e perché si può star sicuri che lo spirito sarà lo stesso chiunque vada in campo.
Il sogno è che quest’animus pugnandi, questa positività, quest’attaccamento ai valori sani dello sport, che da qualche anno stanno tornando a pervadere tutto il movimento, vengano finalmente percepiti anche da chi continua a girarsi dall’altra parte per non vederli.