HENIN, OLIMPIADI A RISCHIO

Buon compleanno Ana! Comincia con una sorpresa il Masters femminile di Madrid: Ana Ivanovic mette ko la russa Svetlana Kuznetsova in tre set (61 46 75) al termine del più bel match della prima giornata del torneo. Miglior modo per festeggiare il suo compleanno la ventenne serba non poteva sceglierlo. La Ivanovic, finalista quest’anno al Roland Garros, si conferma così una delle più belle novità espresse dalla stagione che si avvia alla conclusione. In precedenza Maria Sharapova aveva superato, sempre nel gruppo giallo, Daniela Hantuchova (64 75) in una sfida tra bellissime del circuito. La bionda russa si è presentata in campo con un vestitino stile college inglese con tanto di fiocco intorno al collo: maglietta bordeaux su gonnellino rosa. Positivo, come da pronostico, l’esordio della favorita Justine Henin. La numero uno del mondo, che insegue il decimo titolo stagionale, si è sbarazzata in due set di Anna Chakvetadze: 61 76 (4). Primo set senza storia, poi la giovane russa, alla prima partecipazione al Masters, ha superato l’emozione dando qualche grattacapo alla belga. Ma ieri Justine più che per il successo sulla Chakvetdaze ha fatto discutere per la sua probabile rinuncia a giocare le Olimpiadi di Pechino del 2008. La Henin, oro ad Atene 2004, soffre d’asma e teme che l’elevatissimo tasso di smog della capitale cinese possa aggravare il suo problema. Già nello scorso settembre era stata costretta al ritiro al torneo di Pechino. Un problema, quello dello smog nella città cinese, ammesso dallo stesso direttore della commissione di coordinamento del Cio per i Giochi del 2008, Hein Verbruggen. Nonostante le rassicurazioni di facciata delle istituzioni, Pechino resta la capitale più inquinata dell’Asia: le Olimpiadi della prossima estate consacreranno agli occhi del pianeta la Cina come la quarta potenza economica mondiale, ma il problema dello smog resta e potrebbe creare danni agli atleti. A Pechino il livello di PM10, le polveri sottili, varia dai 142 microgrammi per metro cubo fino ai 175, valore quasi otto volte superiore a quello di 20 microgrammi che l’Organizzazione Mondiale della Sanità considera sopportabile. A New York il livello è di 27 microgrammi, a Londra di 24. A Milano o Roma quando va oltre i 50 scatta l’allarme rosso.