COPIA E INCOLLA: IL CASINÒ DI SERIE C

di Michele Floris

Copia e incolla. Copia e incolla. Ecco il riassunto della terza e quarta giornata di ritorno del San Lazzaro, due partite fotocopia delle rispettive gare del girone di andata. L’articolo potrebbe finire qui, ma visto che siete sadici continuerete nella lettura, lo so già.

“PITCH FAST, DIE FAST” SAN LAZZARO VS SASSO MARCONI.

Anche questa volta, come all’andata, il pitcher Gabriele Gualandi del Sasso Marconi complica inizialmente i progetti dei bianco-verdi, che faticano a prendere il giusto timing. Il lanciatore numero 27 infatti è noto per la sua rapidità nei movimenti sul monte, che non danno tempo al battitore di prepararsi, sfiorando più volte il “balk” (ovvero l’infrazione di certe regole di movimento dei lanciatori). Ma il titolo dice “pitch fast die fast” per un motivo. Infatti il risultato resta in equilibrio sul 4-1 per il San Lazzaro per metà partita, ma da lì in poi Gualandi non regge più, ormai i battitori gli hanno letto il tempo e l’esito è inevitabile. La panchina del Sasso Marconi non gli concede neanche il cambio, e così è costretto a vedersi subire valide su valide, portando il risultato finale sull’8-1. Nulla di estremamente largo ma “finalmente una partita di baseball”, come dice il manager Giuseppe Vesti. Da sottolineare le prestazioni di Francesco Bardasi che sul monte concede pochissimo e di Giovanni Ruzzu che viste le tante assenze torna a ricevere dopo molto tempo. Un suo noto corregionale direbbe “ma che bel giocatore”.

“UN AMORE A TRE RIPRESE” ROVIGO VS SAN LAZZARO

I bolognesi salutano il campo di casa, nel quale torneranno solo a fine luglio per il recupero col Minerbio. Intanto viaggiano fino a Rovigo e come all’andata i veneti salgono subito in vantaggio. Il tabellone al secondo inning dice 2-0. Al terzo inning però il San Lazzaro si scalda e valida su valida prima pareggia poi sale in vantaggio, proprio come all’andata. Al terzo è 2-3, ed è solo l’inizio. Alle 19 finisce l’incontro con un risultato ben diverso da quello iniziale: 2-28, la vittoria con più punti in assoluto per il San Lazzaro.

Una nota di merito va ancora Giovanni Ruzzu, che, come una macchinina nella più bella pista di Hot Wheels, sfreccia tra le basi rubandone ben tre, arrivando a punto anche quando nessuno se lo sarebbe immaginato.

Tra gli altri merita di essere menzionato anche Simone Bazzi che in sintonia con la grande prestazione offensiva di tutti i suoi compagni sfiora l’impresa del cycle (che consiste nell’ottenere nella stessa partita una valida singola, un doppio, triplo e fuoricampo, praticamente la scala reale del baseball) ma gli manca proprio il pezzo più grande, il fuoricampo.

Poco importa, i bolognesi vanno all-in lo stesso ed escono vincitori anche questa volta dal casinò (a volte senza accento) di Serie C. Mentre i Redskins di Imola continuano indisturbati sul loro percorso, i bianco-verdi guardano al prossimo ostacolo che si chiama Ozzano, su che cavallo puntereste: Virtus o San Lazzaro?