San Lazzaro “B” e Godo, due incontri gemelli

di Michele Floris

“Il baseball è 90% mentalità e 10% fisico”. Queste le parole del super campione e filosofo del baseball Yogi Berra, che risultano quanto mai attuali negli ultimi scontri del San Lazzaro “A”. Infatti è proprio in partite come queste, contro le ultime della classifica, che ad essere centrale è la mentalità. Perché seppur i pronostici siano nettamente a favore di una squadra, bisogna sempre stare attenti a non dare per scontato il risultato.

Se due domeniche fa eravate al campo “Edo Collina” state tranquilli, non erano i postumi del sabato sera o le lenti degli occhiali sbagliate, insomma: non ci vedevate doppio, ma quelli in campo erano il San Lazzaro “A” e il “B” che dopo la tragicomica partita persa da entrambe (trovate il motivo di ciò nell’articolo precedente) finalmente si sfidavano per il primo derby ufficiale della stagione.

Stessa città, stesso campo, stesso nome, ma due squadre completamente diverse, con il San Lazzaro “A” ben strutturato e pensato per la vetta della classifica, e il “B” invece a fare da specchio per il futuro, con un’equipe totalmente under 18. Il risultato non è mai stato in discussione, merito della mentalità subito aggressiva del team “A” che si è portata subito avanti e della fantastica prestazione del pitcher Francesco Bardasi che ha trovato il giusto feeling col monte per 5 inning di no hit. Nient’altro da dire, il San Lazzaro “A” ha vinto con un sonoro 26-0.

Una domenica dopo i bianco-verdi si sono trovati di fronte a un match simile, quello con il Godo a Ravenna. Anche qui due squadre ben diverse, la seconda del girone contro la sesta. Sul monte questa volta ci ha pensato Federico Bardasi a proteggere il risultato, che è andato sin da subito a favore degli ospiti, portando a casa un largo 3-20.

Due partite affini, che ci raccontano molto di questo campionato. Innanzitutto ci parlano del grande divario che si trova tra squadre dello stesso girone, con differenze notevoli sia di età che di esperienza. Due partite che ci insegnano anche l’importanza che le società affidano ai giovani, proprio perché sia San Lazzaro che Godo hanno creato una squadra costruita esclusivamente per aumentare l’esperienza dei settori giovanili, a scapito del risultato.

La strada del San Lazzaro “A” è ancora lunga, e prima del grande doppio incontro con l’Imola del 16 luglio, ci sono ancora altre squadre da superare, la prossima sarà il Sasso Marconi. Vedremo chi avrà il 90% di mentalità e il 10% di fisico giusti per raggiungere la vittoria.