Roma-Udinese 3-0: gol di Bove, Pellegrini, Abraham

La Roma vince ancora e consolida il terzo posto in classifica. All’Olimpico contro l’Udinese finisce 3-0 grazie alle reti di Bove, Pellegrini e Abraham. 

I giallorossi sono ora attesi dalla grande sfida di giovedì contro il Feyenoord, nella quale sono chiamati a ribaltare lo 0-1 dell’andata dei quarti di Europa League.


Queste sono state le parole di mister Mourinho dopo il 3-0 della Roma all’Udinese!

C’era questo problema dei gol: tante occasioni create ma poche concretizzate. Oggi sembra essere stato risolto. Non si è vista neanche la stanchezza per l’Europa League. Cosa è successo alla Roma in questi giorni?

“Abbiamo cambiato diversi calciatori: Lorenzo e Wijnaldum avevano fatto giovedì 45 minuti, altri non hanno nemmeno giocato. Credo che solo tre o quattro elementi avessero giocato per 90 minuti giovedì scorso. Abbiamo rischiato, però la squadra ha dato una risposta ottima, come squadra. Il risultato può far sembrare che la partita sia stata facile. Io, onestamente, non l’ho mai percepita così. Solo dopo il 3-0. Neanche sul 2-0 mi sentivo tranquillo. Poi, ovviamente, c’è stato il rigore parato da Rui.

In quei momenti lì, loro hanno cambiato l’inerzia del match: sono stati loro a giocare nella nostra metacampo. Noi abbiamo abbassato la pressione. E lì sì che si è sentita la stanchezza, nell’uscita a pressare più alti. E dopo, nel blocco basso, abbiamo incontrato delle difficoltà. Rui ha parato e poi con il 3-0 è finita la partita. Ma è un 3-0 che non avevo mai avvertito in panchina”.

Mi è piaciuta molto l’aggressione dei centrocampisti nel primo tempo, non hanno mai fatto giocare l’Udinese, e questo ha messo la partita nei giusti binari. Poi: oggi hai schierato sei giocatori italiani. Quanto è importante, in una squadra di vertice, avere un blocco italiano?

“A me piace. È questa la conseguenza della nostra natura, della nostra realtà economica? No, perché è anche un modo per la Società di pensare, di avere un ottimo rapporto anche con il movimento di base, con il calcio giovanile. A me ovviamente piacere avere questo nucleo italiano.

Oggi il calcio è universale, ci sono tanti calciatori stranieri in tutti i campionati del mondo e io continuo a pensare che la gente di casa Roma e la gente di casa Italia, se non si sono formati nella Roma, abbiano questa specificità di adattarsi, e di creare un po’ questo tipo di situazioni, dove chi arriva sente che la squadra è una famiglia, che esiste empatia con i tifosi. E magari anche questo è uno dei motivi per i quali questa squadra, che vinca, che pareggi o che perda, che giochi bene o che giochi male, è sempre assieme ai tifosi. Questo mi fa piacere.

Bove oggi è stato fantastico, ma ha anche fatto un errore importante, che avrebbe potuto cambiare la direzione della partita: se Rui non para il rigore, con quell’inerzia della gara, sarebbe stata difficile per noi. Sono arrabbiato con lui, fa parte della crescita. Però ha dimostrato una grande personalità, e naturalmente sono molto contento che un ragazzo italiano, un ragazzo romanista, che è cresciuto qui, abbia avuto un’altra possibilità di giocare titolare, e di farlo bene”.

Ci racconta cosa c’era in quell’abbraccio con il suo capitano dopo il gol? Quanto gli serviva sbloccarsi stasera?

“Serviva vincere, e serviva giocare con fiducia, senza alcuna pressione per il rigore sbagliato. Perché qualche performance negli ultimi tempi non era stata fantastica. I motivi sono diversi, non abbiamo bisogno neanche di dire sempre quello che succede internamente. Però è sempre un giocatore che ha avuto la nostra fiducia.

La mia decisione di non fargli tirare il rigore era semplicemente dettata dal fatto che io non pensavo che avesse bisogno di una pressione extra. Infatti, gli ho detto: Se c’è un rigore sul 2-0, è tuo; se c’è un rigore decisivo, non è tuo, perché non ti voglio dare questa pressione extra. Ha fatto un’ottima partita, ha fatto un ottimo gol.

Se c’è stato qualche commento negativo sui social dopo Rotterdam – questo è il mondo di oggi – non è un problema: la realtà del mondo di oggi è questa qua, è il faccia a faccia con i tifosi, è la partita che ha fatto e il fatto di capire che, nel bene e nel male, siamo tutti insieme. E questa è una qualità di questa squadra, di questo Club”.

Questa squadra ha un punto di forza: la fase difensiva. E quando parli di gruppo, di una squadra che si aiuta, se uno ha una forza, la deve mettere in primo piano. Quando quindi con quel blocco difensivo non subite più gol e passate in vantaggio, è una grande forza che hai dato alla Roma.

“Dico sempre che la qualità di un allenatore normale, come sono io, all’interno di una situazione normale come quella della Roma, dove non possiamo scegliere tutti i giocatori che vogliamo, dove non possiamo comprare tutti i calciatori che vorremmo, dove abbiamo questo tipo di limiti, quello che dobbiamo fare è sviluppare i punti di forza e nascondere al massimo i punti deboli. La nostra organizzazione difensiva è importante per noi.

 E non avendo tanti giocatori veloci davanti, perché per natura non abbiamo calciatori esplosivi – l’unico è Solbakken, che era in panchina come Tammy, pronto a fare uno sforzo se necessario – noi abbiamo bisogno di pressare alto, di recuperare palla alta, perché quando la recuperiamo bassa, non abbiamo questa capacità di transizione molto veloce. Era quello che dicevo prima: quando le energie sono scemate, quando Celik, El Shaarawy, Bove e Gini, dopo Lorenzo, hanno abbassato l’intensità, la squadra si è abbassata e abbiamo anche sofferto un po’.

Però la squadra sa soffrire. Ed è un risultato importante. Ora dobbiamo dimenticare il campionato per qualche giorno e vediamo se ce la possiamo fare giovedì. Io penso di sì”.

Ci sarà Dybala?

“Forse. Se mi domandi se sono più ottimista o più pessimista, sono più ottimista. Ma la risposta è forse”.


Edoardo Bove ha parlato al termine di Roma-Udinese, giornata numero 30 di Serie A. Il centrocampista ha stappato il match con la rete dell’1-0.

Ecco le sue parole.

Sul gol dell’1-0 sei stato pronto sulla ribattuta del palo, come si allena quella reattività lì?

“No, è stata una cosa istintiva. Ho sentito di stare da quella parte, poi sono stato attento a non entrare prima che Bryan tirasse e sono stato fortunato che la palla finisse proprio lì. Ho fatto gol e sono contento”.

Dai grandissima energia alla Roma. A che livello è la tua crescita dentro questa squadra?

“Credo che sto crescendo allenamento dopo allenamento, partita per partita. Ringrazio compagni e mister che mi aiutano in questo percorso.

Mi auguro di continuare così e andare sempre meglio”.

Quanto è importante esserti fatto trovare pronto ed essere diventato una vera alternativa?

“È molto importante farsi trovare pronti quando vieni chiamato in causa, ma oggi era importante vincere una partita difficilissima, contro una squadra forte e fisica come l’Udinese.

Ci siamo fatti trovare tutti pronti, siamo felici di aver vinto”.

Quale credi che sia il tuo ruolo ideale?

“Mi piace fare un po’ tutti i ruoli del centrocampo. Da mezzala riesco a buttarmi, a inserirmi per fare gol. Mi piace molto come ruolo.

A due anche mi trovo bene. Se devo scegliere un ruolo, anche se non ce n’è uno preciso, mi piace quello di mezzala per gli inserimenti”.

Più 5 punti sul quinto posto è un bel vantaggio.

“Non facciamo calcoli, siamo focalizzati partita per partita. Abbiamo due competizioni, facciamo il massimo per andare avanti al meglio in entrambe. Siamo concentrati e pronti”.


Lorenzo Pellegrini ha parlato al termine di Roma-Udinese, giornata numero 30 di Serie A. Il capitano è stato protagonista segnando il gol del 2-0.

Ecco le sue parole.

Terza vittoria consecutiva e il terzo posto sempre più nelle vostre mani.

“Era importante vincere. Avevamo avuto la possibilità di vedere i risultati delle altre squadre. E poi è tanto che lavoriamo per essere lì. Oggi penso che sia una bella giornata.

Adesso ci saranno altre partite davanti, una gara giovedì con una rimonta da fare, a cui inizieremo a pensare da adesso. E poi ci concentreremo di nuovo sul campionato. Penso che questa squadra abbia fatto dei miglioramenti dal punto di vista mentale”.

Quando hai visto la palla in rete del 2-0, come ti sei sentito?

“Libero. Era da un pochino che non riuscivo in questo ed era una cosa che tanto mi mancava. Un po’ di persone che mi vogliono bene mi hanno detto di ritrovare un po’ di serenità e di leggerezza. Oggi era il mio obiettivo e ci sono riuscito”.

Quel cuoricino dell’esultanza aveva un destinatario particolare o era per questo stadio che ti sostiene sempre?

“Quel cuoricino è un’esultanza che viene da mia figlia, ma è sicuramente per tutto questo stadio. Lo sapevo già, ma oggi è stata una conferma.

Come hanno scritto loro, nel bene e nel male, i tifosi sanno che possono contare su di me, perché darò sempre il massimo per loro e per la Roma”.

La decisione di non presentarti sul dischetto è stata una scelta da capitano, di responsabilità?

“Quella è stata una decisione del mister. Fosse stato per me avrei battuto il rigore. Ma lui mi ha detto per quello che era successo, non per il rigore di giovedì, ma un po’ per il momento e la spensieratezza di cui parlavo prima, che era importante ritrovare, lui mi ha detto: “Non voglio che hai nulla per la testa”.

Ma se fosse stato per me, avrei preso il pallone e avrei calciato. Ora ci voglio parlare e gli dirò che la prossima volta, o io o Paulo, vorrò essere pronto”.

Ufficio Stampa A.S. Roma

Tabellino

Roma (3-4-2-1)

1 Rui Patricio; 23 Mancini, 6 Smalling, 14 Llorente; 19 Celik (75′ Spinazzola), 4 Cristante, 52 Bove, 92 El Shaarawy (75′ Zalewski); 7 Pellegrini (90′ Tahirovic), 25 Wijnaldum (60′ Matic), 11 Belotti (75′ Abraham)
A disp. 99 Svilar, 66 Boer, 3 Ibanez, 60 Keramitsis, 20 Camara, 62 Volpato
All. Josè Mourinho

Udinese (3-5-1-1)

1 Silvestri; 50 Becao, 29 Bijol, 18 Perez; 19 Ehizibue (71′ Ebosele), 4 Lovric (78′ Nestorowski), 11 Walace, 24 Samardzic (78′ Pafundi), 13 Udogie (86′ Masina); 37 Pereyra; 7 Success (78′ Thauvin)
A disp. 20 Padelli, 99 Piana, 14 Abankwah, 5 Arslan, 8 Zeegelaar, 9 Beto, 15 Buta,
All. Andrea Sottil

Arbitri

Arbitro: Giua (Olbia)
Assistenti: Preti; Lombardo
Quarto Uomo: Sacchi
Var: Banti (Avar Manganiello)

Marcatori

37′ Bove (R), 55′ Pellegrini (R), 90+1′ Abraham (R)

Note

Ammoniti: 36′ Pereyra (U), 40′ Success (U), 45+4′ Ehizibue (U), 68′ Mancini (R), 90′ Thauvin (U)