LEN Champions League: L’Olympiacos si aggrappa a Daube e pareggia nel finale

articolo a cura di Fabrizio Napoli (wpdworld.com)

OLYMPIACOS-SPANDAU BERLINO 8-8 (3-2, 0-3, 4-2, 1-1) 

Olympiacos: Zerdevas, Daube 1, Skoumpakis 1, Genidounias 2, Argyropoulos 3, Prekas, Dervisis, Kakaris, Mourikis, Kapotsis, Chrysospathis, Irving 1, Galanopoulos. All. Vlachos

Spandau Berlino: Baksa, Chiru, Gielen 2, Mat. Cuk, Cagalj 1, Jüngling, Strelezkij 1, Dedovic 4, M. Stamm, Kholod, Restovic, A. Sekulic, Vernet-Schweimer. All. P. Kovacevic

Arbitri: Margeta (Slo) e Peris (Cro)

Note: sup. num. Olympiacos 2/7, Spandau 3/5. Rigori: Olympiacos 0/1

Un violento diagonale dell’americano Daube a 14’’ dalla sirena evita all’Olympiacos la sconfitta con lo Spandau e regala ai greci un pareggio che vale oro: con l’8-8 finale il team di Vlachos si mantiene al terzo posto a +3 dal Marsiglia e a +5 dagli stessi tedeschi. Tiratissima la gara al Centro Federale, con il team di Petar Kovacevic che conferma i progressi mostrati nelle prime tre giornate di questo 2° round. Lo Spandau viene fuori alla grande nel secondo quarto grazie alle parate di Baksa, che neutralizza i tiratori dell’Olympiacos, mentre dall’altra parte Zerdevas soffre le conclusioni dalla distanza di Dedovic: il serbo è il grande protagonista del break dei tedeschi, avanti 6-3 in avvio di terzo quarto. Vlachos sostituisce il numero uno con il 13esimo Galanopoulos, ma a rianimare l’Olympiacos è ancora una volta Argyropoulos, ancora una volta di gran lunga il migliore dei suoi. L’universale fa doppietta nel 4-0 con cui i greci tornano avanti (7-6), prima che ancora Dedovic, a 11’’ dalla terza sirena, rimetta le cose in parità. Nell’ultimo quarto è lo Spandau a tornare in vantaggio con Gielen – buona la prova dell’olandese, utilizzato spesso come centroboa da Kovacevic – poi nel finale l’Olympiacos sbatte contro Baksa prima di trovare il tiro di Daube che vale l’8-8. I greci esultano come per una vittoria, lo Spandau deve invece ingoiare la seconda rimonta in quattro giorni dopo quella subita alla 4a giornata dal Marsiglia.

foto Carlo Cappuccitti/Massimiliano Cervera