Sofia Goggia nella storia; dopo l’oro in Corea arriva la Coppa del Mondo

Sofia Goggia sul tetto del mondo. Dopo il grande successo alle Olimpiadi 2018 in Corea, in cui aveva conquistato il suo primo oro Olimpico, la sciatrice italiana conquista la coppa del mondo in Svezia, continuando il proprio percorso in un 2018 che sarà da incorniciare. A completare il podio le due statunitensi Lindsey Vonn e Alice Mackennis.

Sofia arrivava alla discesa libera in vantaggio di 23 punti in classifica sulla propria rivale Lindsey Vonn. Quest’ultima ha provato fino all’ultimo a strappare il titolo dalle mani dell’atleta azzurra, riuscendo a vincere l’ultima gara. Il merito di Sofia Goggia, oggi, è stato quello di riuscire a tenerle testa, piazzandosi seconda in 55″71, a soli 6 decimi dal primo posto (55″65). Questo piazzamento le ha permesso di mantenere il primo posto nella classifica generale con un distacco di tre punti sulla statunitense. Quanto basta per conquistare la coppa del mondo di sci. Per l’azzurra, il secondo posto di oggi equivale al 21esimo podio in carriera: 4 vittorie, 10 secondi e 7 terzi posti

Un risultato storico. La sfera di cristallo torna in Italia dopo be 16 anni dall’ultima volta. L’ultima a riuscirci fu  Isolde Kostner che l’aveva vinta nel 2001 e nel 2002. 

Pochi minuti dopo la vittoria, arrivano le prime parole della neo-campionessa del mondo di sci, riportate dalla “Gazzetta dello Sport”; “E’ fantastico, ancora non me ne rendo conto. La coppa la sognavo da una vita e ora ce l’ho” commenta Sofia Goggia. “E’ stata una giornata dura, sono arrivata stanca, ma ho raccolto tutte le mie energie per fare del mio meglio. Lindsey ha vinto la gara, io la Coppa. Ma è sempre un onore gareggiare con lei“. 

La bergamasca prosegue raccontando i dettagli e le emozioni vissute durante la gara; “Dopo l’oro in Corea sapevo che potevo puntare anche a questa coppa, ma non è stato facile. Alla vigilia qualche incertezza l’ho avuta dopo aver saltato una porta nella prova cronometrata. Oggi però ho sciato bene. Quando ho tagliato il traguardo e ho visto la luce verde ho capito di essere al comando. Però mancava ancora Lindsey, che avrebbe avuto addosso tutta la pressione. Ce l’ha fatta ed è finita davanti a me per soli sei centesimi: pochi ma moltissimi in una gara così breve.