GRAZIE A TUTTI DALL’ABRUZZO

Alla Federazione Italiana Tennis

Mi chiamo Fabrizio Picchione e sono padre di un giovane “agonista” che pratica, da qualche anno a questa parte, lo sport del tennis.
Con il tempo, partecipando a svariati tornei in tutta Italia, ho avuto modo di conoscere tanti genitori che, come me , seguono i loro figli nel mondo del tennis.
Pochi giorni fa, il 6 Aprile, come molti sanno, la mia città L’Aquila, è stata colpita da un violentissimo terremoto che ha distrutto la mia casa, i miei sogni, il futuro dei miei figli e sconvolto la nostra vita.
Il giorno seguente, il mio cellulare ha vibrato in continuazione, proprio come la terra sotto ai miei piedi. A chiamarmi erano questi genitori, amici, avversari che, più di tutti gli altri, mi sono stati vicino, offrendomi qualsiasi tipo di aiuto, morale e materiale.
Con questa lettera, se così la vogliamo chiamare, vorrei evidenziare questo aspetto del tennis: pur essendo uno sport individuale, mio figlio ed io, ci siamo sentiti circondati da una grande squadra, unita e affiatata, presente nel momento del bisogno.
Tutti, superando “invidie”, competizioni e gelosie, si sono dimostrati disponibili e solidali.
Tutti hanno dimenticato quella partita vinta o presa, quel punto meritato o meno, che avevano causato qualche discussione. Questo perché lo sport, in questo caso, quello del tennis, lega le persone e fortifica i rapporti. Cementa, in qualche modo i legami, rendendoli solidi.
Vorrei ringraziare ,quindi, quanti mi sono stati vicino dagli Allenatori Novella e Rubino, al Tecnico nazionale Fantoni, ai genitori come De Silvestri, Taraborrelli, Sciarra e Orlandi e molti altri che come loro mi hanno offerto aiuto e solidarietà.
Perché nella vita come nello sport, non esiste vittoria più bella dell’amicizia.
Il papà di Andrea.
Fabrizio Picchione