I SEGRETI DI MURRAY

E’ diventato l’incubo di Federer, ma non solo, Andy Murray. Lo scozzese migliora match dopo match sia sotto l’aspetto tecnico che mentale, riuscendo ad esprimere il suo miglior tennis proprio nei momenti più importanti. Proviamo a scoprire i segreti del suo successo.
IL SERVIZIO – Murray utilizza la tecnica del “foot-up”, con il piede destro che si avvicina al sinistro nella fase di preparazione del colpo: ciò gli permette di sviluppare grande energia verso l’alto. A questo Andy associa una grande rotazione esterna/interna del braccio intorno alla spalla, con il tronco che ruota durante lo sviluppo del movimento.
IL DIRITTO – E’ un colpo che esegue utilizzando una posizione frontale rispetto alla rete (“open stance”) attraverso la quale riesce a generare potenza ma anche a mascherare la direzione del colpo. Pure in questo caso c’è la rotazione del braccio intorno alla spalla e quella del tronco.
IL ROVESCIO – Senza ombra di dubbio il colpo migliore dello scozzese, che ha nel suo bagaglio tecnico tante variazioni. Tra tanti fenomeni dal diritto devastante, lui è il re del rovescio. Il suo è un colpo bimane, con l’arto sinistro nel ruolo di arto dominante, giocato con le braccia flesse. Andy, però, è in grado di tirare anche il rovescio ad una mano sola, importantissimo per le rotazioni in back-spin e per le palle corte, giocate sempre con il taglio sotto.
IL GIOCO DI VOLO – Le volée di Murray sono classiche (quella di rovescio è giocata con una mano sola). La sua grande sensibilità gli permette di scegliere indifferentemente tra volée aggressive e stop-volley.
LO STILE DI GIOCO – Andy è un contrattaccante dal fondo. Nel senso che gestisce molto bene anche la fase di difesa: questo gli permette di ribaltare le situazioni da difensive in offensive grazie soprattutto ad un gioco di gambe straordinario.
PROGRESSI – Lo scozzese doveva assolutamente migliorare la percentuale della prima di servizio, e lo ha fatto. Ma è la sua grande continuità nella risposta, sia di diritto che di rovescio, che sta facendo la differenza. Murray può ancora lavorare sul diritto, che potrebbe giocare con maggiore potenza. Grazie al timing sulla palla Andy riesce a sfruttare la potenza dell’avversario ma, per via della preparazione non molto ampia, il suo non è ancora un diritto da ko.
VARIETA’ – Grazie a Murray si è rivisto il cambio di ritmo, possibile grazie alla sua grande sensibilità, unità ad una grande variazione di rotazioni soprattutto di rovescio, che gli permette di decelerare per poi accelerare. Tra Nadal, Federer e Djokovic è lui ad avere la maggiore varietà di colpi. I suoi schemi e le sue traiettorie ricordano quelle di Miroslav Mecir.
CARATTERE – E’ esattamente il contrario di quello che sembra. Murray in campo non molla mai: ha la stessa grinta di un Nadal, anche se gli atteggiamenti del corpo non lo dimostrano. Chiedere ai primi due della classe per informazioni.