AGASSI E GRAF CRACK DI 600 MILIONI

Si sono conosciuti alle scuole elementari, l’ex ragazzo di Las Vegas e quello che poi è diventato uno dei punti fermi della sua carriera, Perry Rogers, che molti ricorderanno per essere stato rimosso dal Consiglio Giocatori ATP a Wimbledon quest’anno, colpevole di risultare poco comunicativo.
Rogers era entrato a far parte del Consiglio circa un anno e mezzo fa, dopo che per anni si era occupato esclusivamente delle società di Andre ed era stato l’agente anche di altre stelle dello Sport.
La loro è stata e continua ad essere un’amicizia solida e complice, ma il loro sodalizio commerciale si è bruscamente interrotto in queste ultime settimane.
La causa pare essere stata il fragoroso fallimento di un investimento che vedeva coinvolti Agassi e la moglie, Steffi Graf, in un progetto di 600 milioni di dollari a Tamarack Village, Idaho, progetto per la costruzione di un hotel resort iniziato nel 2004 e al quale i coniugi Agassi avevano aderito nel 2006, probabilmente attirati da quello che era stato pubblicizzato come “il primo resort per tutte le stagioni da decenni a questa parte”.
Non ci è dato di sapere quanto in realtà abbiano perso del loro investimento, una volta abbandonato il tutto circa tre mesi fa.
I proprietari del progetto, Boespflug e Afif, nonostante fossero tutelati da una protezione contro il fallimento, sono stati condannati dalla corte federale in base ad una norma facente parte del regolamento per la bancarotta.
Riguardo la rottura del loro legame finanziario Rogers ha dichiarato: “Ne abbiamo parlato a lungo, io e Andre, e abbiamo preso la decisione ad Agosto. Non ne abbiamo parlato fin ora per non creare altre distrazioni all’associazione “non-profit” Agassi’s Grand Slam for Children, annunciata Sabato scorso a Las Vegas”.
Le parole di Agassi verso il suo amico: “E’ raro trovare qualcuno che condivide con te speranze e sogni. Tutto quello che sognavamo da bambini è diventato realtà, sappiamo di essere fortunati nel vivere insieme questa amicizia che dura da 27 anni e che è resistita allo stress e alle tensioni del business”.