“RUSTY” HEWITT TORNA NEL 2009

Ha l’età di Roger Federer. E’ stato il re dell’interregno fra il tennis dei Novanta di Sampras e Agassi e l’era Federer. Poi, è diventato una specie di “opera galleggiante”: qualche sussulto, qualche ottimo torneo, un po’ di “C’mon” sparacchiati di qua e di là con sempre meno convinzione… e una discesa inesorabile. E’ così che il mondo finisce, non già con uno schianto ma con un piagnisteo: si potrebbero adattare queste parole a Lleyton Hewitt? Nessun campione, penso, nessuno che è stato numero uno del mondo, capace di vincere Us Open e Wimbledon ad un anno di distanza, insieme ad un doppio successo alla Master Cup, vorrebbe essere ricordato così. Men che meno Rusty Hewitt. L’uomo dei “C’mon” urlati manco ci si trovasse al mercato del pesce. Ricordate il periodo d’oro? Quando riusciva ad esaltarsi persino per un asciugamano consegnato nella maniera giusta dal raccattapalle? (In quel caso era il raccattapalle a beccarsi il C’mon urlato in faccia). Beh, era forse antipatico, ma tremendamente efficace il buon Lleyton. Poi, il lento “galleggiare in discesa”, così distante, così differente dal suo modo di stare in campo da guerriero. Qualche acuto, ma sempre in discesa: lo scorso anno lo si ricorda impegnare allo spasimo Nadal in semi ad Amburgo. Quest’anno i riflettori si erano accesi sulla sua partita a Wimbledon contro Federer: un paio di ore di lezione di tennis, in realtà, in cui la cosa che stupiva era la nuova sottomissione dell’indomito Lleyton. Poi, dopo le Olimpiadi, Lleyton si è sottoposto ad un’operazione all’anca, allungando così la triste lista dei giocatori che hanno avuto problemi con quella parte del corpo (Kuerten su tutti). Ora Lleyton sembra tornato, sembra essere di nuovo “focused” sul tennis: è di ieri la notizia che tornerà al tennis agonistico al prossimo torneo di Sidney, ad inizio 2009. Le parole che ha usato dovrebbero essere di conforto per i suoi tifosi, che sicuramente vogliono rivedere in campo la “bestia sanguinaria”: “Sidney è un felice terreno di caccia per me” ha detto, memore dei suoi 4 trionfi nel torneo. C’è da sperare che con lui torni in campo la sua grinta: non può, secondo me, realisticamente aspirare ai top ten, non può aspirare ai grossi titoli. Ma può darci ancora qualche anno di dure lotte contro chiunque, qualche partita della serie “mi devi passare sopra con un camion almeno tre volte se vuoi guadagnarti la doccia da vincitore”. E c’è un gran bisogno di giocatori così.