Settecolli IP la seconda giornata esalta i talenti azzurri tra ritorni in grande stile e nuovi record

La seconda giornata del 61° Trofeo Settecolli IP si è rivelata uno spettacolo di emozioni e grandi prestazioni, celebrando la rinascita di atleti affermati e l’esplosione di giovani talenti. L’evento, ospitato allo Stadio del Nuoto di Roma, ha visto l’entusiasmo del pubblico e la prestigiosa presenza del neo presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, al suo primo impegno ufficiale, insieme al presidente della Federazione Italiana Nuoto, Paolo Barelli.

Foto di Andrea Staccioli / DBM

Il trionfo della velocità azzurra

La serata ha messo in luce la potenza e il futuro del nuoto italiano, in particolare nelle gare veloci. Nei 100 stile libero, la stella nascente Sara Curtis ha conquistato una splendida vittoria, mentre il giovane Carlos D’Ambrosio ha infranto il record italiano juniores, un risultato che proietta entrambi verso traguardi importanti.

“Sono molto soddisfatta, considerando che in batteria non mi sentivo al top,” ha dichiarato una raggiante Curtis, che ha nuotato in un eccellente 53″73.

Foto di Andrea Staccioli / DBM

D’Ambrosio, superando un record che resisteva dal 2009, ha fermato il cronometro a 48″14. “Gareggiare qui al Settecolli è il massimo che potessi chiedere. L’atmosfera è esaltante e aiuta tanto,” ha commentato il diciottenne veneto, visibilmente emozionato.

Burdisso torna a brillare nei 200 farfalla

Dopo un periodo di cambiamenti e sfide, Federico Burdisso ha ritrovato la sua migliore forma. Il ventiquattrenne pavese, che a settembre è tornato ad allenarsi con il suo storico coach, ha dominato i 200 farfalla con un tempo eccezionale di 1’54″76, il suo miglior risultato dal 2021.

“Posso sorridere dopo tanto tempo e credo di meritarmelo,” ha affermato un commosso Burdisso. “Erano anni che non andavo così forte, sentendomi bene in acqua. Gareggiare a Roma è sempre bello e divertente.”

Pilato e Viberti: il dominio della rana

Le gare a rana hanno parlato solo italiano, grazie alle straordinarie performance di Benedetta Pilato e Ludovico Blu Art Viberti, entrambi allievi di Antonio Satta.

Benedetta Pilato si è imposta nei 50 rana con un tempo di 30″30, dimostrando ancora una volta il suo talento, nonostante una condizione fisica non ottimale. “Non sono soddisfatta totalmente e penso sia giusto ammetterlo,” ha detto con la sua consueta onestà, sottolineando l’importanza di riconoscere i propri limiti.

Sulla scia del suo record italiano siglato in batteria, Ludovico Blu Art Viberti ha conquistato una preziosa doppietta, vincendo anche i 50 rana dopo il successo sulla doppia distanza. “Sono al settimo cielo e ancora emozionato per il record italiano di stamattina, che era totalmente inaspettato,” ha raccontato il giovane piemontese.

Le doppie vittorie di Simona Quadarella e gli altri squilli

La regina del mezzofondo, Simona Quadarella, ha illuminato la serata con una doppietta di vittorie. Dopo i 1500, ha dominato anche gli 800 stile libero in 8’21″99. “Avevo buone sensazioni e infatti la gara è venuta molto bene,” ha spiegato l’atleta, soddisfatta della gestione della gara.

Tra gli altri risultati degni di nota, Costanza Cocconcelli ha impressionato nei 100 farfalla con un personale di 57″72, mentre Anita Gastaldi ha trionfato nei 100 dorso. Nei 50 dorso maschili, il russo Miron Lifintsev ha vinto una gara combattutissima, con Michele Lamberti che ha confermato il suo feeling con la vasca romana.

Le star paralimpiche in vasca

Le finali sono state aperte dalle gare paralimpiche, che hanno visto scendere in vasca i campionissimi Carlotta Gilli e Simone Barlaam. Entrambi hanno regalato al pubblico romano uno spettacolo di velocità e determinazione, confermando il loro legame speciale con il Trofeo Settecolli.

“Mi sono sentita bene e sono felice del tempo che ho fatto,” ha detto Gilli, fresca di laurea in psicologia. “Sono cresciuta in questa piscina, vengo qui da quando avevo 13 anni.”

“Mi piace vivere questa atmosfera particolare dei Settecolli,” ha aggiunto Barlaam. “È un ottimo test e gareggiare in questo contesto è sempre speciale.”