Italia e Croazia in parità al Settecolli poi la sconfitta ai rigori
Una serata di festa si è trasformata in un test cruciale per il Settebello. I cinquemila spettatori che hanno gremito lo Stadio del Nuoto per il 61° Trofeo Settecolli IP hanno voluto rendere omaggio ad Alessandro Campagna per il suo 62° compleanno, ma la partita contro la Croazia si è rivelata una sfida intensa e avvincente, conclusa in parità e decisa solo ai rigori. Per gli Azzurri, questa è stata la sesta e penultima prova in vista dei prossimi campionati del mondo a Singapore.
La partita inizia con grande intensità. Nonostante l’inizio con un uomo in più per entrambe le squadre, il primo gol arriva dalla Croazia con Butic. L’Italia risponde quasi subito con Alessandro Velotto, ma è di nuovo Butic a riportare avanti i suoi. Giacomo Cannella, in una serata di grazia, firma il nuovo pareggio e, con un tiro potente dalla distanza, porta il Settebello in vantaggio per 3-2 alla fine del primo tempo, facendo esplodere il pubblico.
Nel secondo parziale, Cannella si conferma il mattatore della serata, realizzando una tripletta su rigore e portando il vantaggio a +2. Nonostante una buona difesa italiana, la Croazia non molla e rientra in partita grazie a due gol in rapida successione di Brubnjak e Loncar. L’Italia riesce comunque a chiudere il secondo tempo in vantaggio per 6-5.
Il terzo tempo si apre con un Settebello ritrovato. L’entusiasmo del pubblico si riaccende grazie ai gol di Edoardo Di Somma e Matteo Iocchi Gratta, che portano gli Azzurri sul +3. Nonostante un rigore un po’ fortunoso per la Croazia, il Settebello si mantiene in vantaggio e chiude il terzo quarto sul 10-9.
L’ultimo tempo è un susseguirsi di emozioni. La Croazia riesce a pareggiare i conti con un rigore di Loncar. Il pubblico romano si fa sentire con il coro “Italia, Italia” per spingere gli Azzurri, ma la conclusione di Cannella viene respinta e la Croazia ne approfitta per il controsorpasso. L’Italia non si arrende e pareggia con Francesco Condemi, riaccendendo le speranze. A tre minuti dalla fine, il capitano Di Fulvio riporta l’Italia in vantaggio. Ma la Croazia, con la solita determinazione, trova il pareggio a tu per tu con il portiere azzurro. La partita si chiude in parità, 12-12.
Si va alla lotteria dei rigori, che si rivela fatale per gli Azzurri. Soltanto Matteo Iocchi Gratta segna, mentre la Croazia vince la serie per 15-13 senza nemmeno dover completare tutti i tiri.
A fine partita, il CT Alessandro Campagna ha analizzato la sconfitta con lucidità, definendola una “partita vera, dura e fisica”. Ha sottolineato come il giocare in casa abbia inciso, portando un po’ di pressione. Il focus è sul miglioramento della superiorità numerica, un elemento tattico fondamentale. Nonostante la sconfitta, Campagna si è detto fiducioso sulla crescita della squadra e sulla sua competitività ai prossimi mondiali, annunciando che i convocati per Singapore saranno resi noti a breve.
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