Gattuso guiderà l’Italia verso il Mondiale con entusiasmo e spirito di squadra
Un nuovo capitolo si apre per la Nazionale italiana di calcio con la nomina di Gennaro Ivan Gattuso a commissario tecnico. Presentato questa mattina all’hotel Parco dei Principi di Roma, Gattuso, il 23° CT unico della storia azzurra, ha delineato le sue priorità: senso di appartenenza, idee chiare e il “noi” anteposto all’ “io”. L’obiettivo primario è riportare l’Italia al Mondiale, un traguardo sfuggito nelle ultime due edizioni.
L’esordio sulla panchina azzurra è fissato per il 5 settembre a Bergamo contro l’Estonia, seguito dall’incontro con Israele l’8 settembre a Debrecen. Le stesse avversarie saranno affrontate a ottobre in sedi invertite, prima del rush finale di novembre contro la Moldova in trasferta e la Norvegia in casa.
Gattuso: Un Sogno che si Avvera
“È un sogno che si avvera e spero di essere all’altezza del ruolo”, ha esordito Gattuso con un discorso chiaro e conciso. Consapevole delle difficoltà, ha sottolineato l’importanza del lavoro sul campo e del dialogo con i giocatori. “C’è poco da dire, c’è da lavorare, andare in giro e parlare coi giocatori, trasmettendogli cose positive, entrando nella loro testa.” Rifiutando l’idea di una carenza di talento in Italia, Gattuso è convinto che i giocatori ci siano e che sia fondamentale metterli nelle condizioni di esprimersi al massimo. “L’obiettivo è riportare l’Italia al Mondiale ed è fondamentale farlo per noi, per il nostro calcio e per il nostro paese. Abbiamo le doti e le qualità per poterlo fare.”
La Squadra al Centro del Progetto
Rispondendo alle domande dei giornalisti, il nuovo CT ha ribadito la necessità di entusiasmo e unità. “La Nazionale ha bisogno di entusiasmo e voglia di stare insieme nei momenti di difficoltà, di essere uniti. Chi viene a Coverciano deve farlo con entusiasmo, per creare una famiglia.” Sebbene moduli, tecnica e tattica siano importanti, la priorità è ricostruire un gruppo forte e una mentalità vincente.
Gattuso ha confessato di non aver esitato un istante di fronte alla chiamata, convinto di avere a disposizione “non i singoli giocatori, ma una squadra”. Ha riconosciuto la pressione che accompagna la maglia azzurra, ma ha anche enfatizzato che “la parola paura non deve esistere, perché con quella non si va da nessuna parte.” Il suo lavoro in Nazionale sarà diverso da quello nei club, ma il calcio resta la sua vita. “In questo primo periodo stresserò i miei colleghi di Serie A e quelli all’estero dove ci sono giocatori convocabili: l’obiettivo è andare a parlare con i calciatori, vedere le partite, prendendo treni e aerei e andando a cercare i migliori profili.”
Confronto e Dialogo: La Chiave del Successo
Il CT ha posto l’accento sull’importanza del lavoro extracampo, basato su confronto e dialogo. “Dobbiamo essere bravi a reagire, solo reagendo si può uscire fuori da questa situazione. Con i giocatori cercheremo di creare una famiglia, dicendoci sempre le cose in faccia, anche quelle che fa meno piacere sentire.” La coesione è fondamentale: “in campo, nei momenti di difficoltà, è il sentirsi soli la cosa più brutta.”
Gattuso ha espresso il desiderio di ricreare l’alchimia di uno spogliatoio vincente, come quello della Nazionale di Lippi campione del mondo nel 2006. “Sarà importante entrare nella testa dei calciatori, parlando, dialogando e confrontandoci: ognuno di loro è diverso e siamo noi ‘grandi’ a dover andare incontro alle loro esigenze ascoltandoli.” Sul piano tattico, ha sottolineato che i moduli sono secondari rispetto al “come vogliamo stare in campo” e alla mentalità aggressiva, volta a “fare male agli avversari”.

Il Progetto della FIGC: Dalla Giovanile alla Nazionale Maggiore
L’arrivo di Gattuso si inserisce in un più ampio progetto della FIGC per rilanciare il calcio azzurro, con particolare attenzione al settore giovanile. Leonardo Bonucci entra nello staff della Nazionale maggiore, mentre Cesare Prandelli guiderà un nuovo percorso con Gianluca Zambrotta e Simone Perrotta, fungendo da trait d’union tra il Club Italia, le Nazionali giovanili e i settori tecnico e scolastico. Anche Andrea Barzagli sarà coinvolto nel Club Italia.
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha spiegato che l’obiettivo è “sviluppare nel miglior modo possibile le qualità tecniche dei nostri giocatori, partendo dai nostri vivai”. Ha elogiato la scelta di Gattuso per le sue qualità, la determinazione e, soprattutto, il desiderio di “anteporre il noi all’io”, un messaggio chiaro e travolgente. “Nessuno vince da solo e l’idea è quella di avere una squadra determinata, coesa, coraggiosa e convinta: si vince insieme e al Mondiale si va tutti insieme.” Gravina ha ringraziato anche Buffon per il suo ruolo determinante nella scelta.

Buffon: Un Allenatore Funzionale al Momento Storico
Gianluigi Buffon ha espresso grande stima per Gattuso, con cui ha condiviso esperienze da giocatore e contro cui ha sempre avuto difficoltà in campo per le sue idee e la sua identità precisa. Ha evidenziato la sua “natura generosa, combattiva e determinata”, ma anche la sua evoluzione come allenatore in 12 anni di carriera. “È stata una scelta concordata con il presidente: a questo livello non esistono allenatori tanto più bravi o tanto più scarsi, ma allenatori più adatti e funzionali rispetto ai momenti che vivono le squadre e in questo periodo storico era quello giusto affinché Rino potesse diventare il nostro commissario tecnico.”
