GOLDEN GALA: KIPYEGON RECORD DEL MONDO 1500

Serata memorabile al Golden Gala, la keniana oro olimpico e mondiale migliora dopo 8 anni il primato dell’etiope Genzebe Dibaba. Quattro world lead (anche Bol, Almayew, Katir), 3 record del meeting, tre successi italiani

Cade un record del mondo al Golden Gala Pietro Mennea di Firenze: con 3:49.11 la keniana oro olimpico e mondiale Faith Kipyegon migliora dopo 8 anni il primato dei 1500 metri al femminile che dal 2015 apparteneva all’etiope Genzebe Dibaba (3:50.07).

La terza tappa della Wanda Diamond League a Firenze regala emozioni straordinarie. Il pubblico si esalta per il record del mondo ottenuto nei 1500 metri dalla keniana Faith Kipyegon (3:49.11), e per i tre successi italiani nei concorsi, firmati da Andy Díaz Hernández nel salto triplo con il nuovo record italiano portato a 17,75 (vento +0.9), Leonardo Fabbri nel peso (21,73) e Larissa Iapichino (6,79/+0.7) per il miglior Golden Gala in chiave italiana che si ricordi: mai tre vittorie per l’Italia nella stessa tappa in 14 anni di Diamond League. Il meeting chiude con un bilancio sensazionale: un primato del mondo, un record della Diamond League, quattro primati mondiali stagionali, tre primati del meeting e un record di area. La serata si completa con la cavalcata di Faith Kipyegon, che in 3:49.11 migliora il record del mondo dei 1500 metri detenuto dall’etiope Genzabe Dibaba (3:50.07, Montecarlo 17 luglio 2015), e dove Sintayehu Vissa centra la terza prestazione italiana di sempre in 4:01.98 (settima), Ludovica Cavalli si migliora ancora in 4:03.04 (undicesima, quinta italiana all-time), e Federica Del Buono chiude dodicesima in 4:05.09. “Alla vigilia ho detto che tutto poteva succedere oggi in pista e ringrazio Dio per avermi fatto fare questo tipo di prestazione. Oggi speravo di realizzare la migliore prestazione stagionale e invece ho battuto il record del mondo. È stata una bellissima gara, grazie a tutti”, le parole a caldo di Faith Kipyegon.

Il meeting si era aperto sulle ali dell’esaltazione con il record italiano di Andy Díaz Hernández, che ha battuto l’africano Zango (Burkina Faso, 17,68), cui sono seguiti il successo nel peso di Leonardo Fabbri su Tom Walsh e Tomas Stanek (Zane Weir sesto con 21,13) e quello di Larissa Iapichino nel lungo su tutte le più forti avversarie al mondo. Migliori prestazioni mondiali 2023 anche per lo spagnolo Mohamed Katir (12:52.09), nella prima gara della storia della distanza con tredici atleti sotto i tredici minuti, per Femke Bol nei 400 metri ostacoli in 52.43, primato del meeting, con settimo posto di Ayomide Folorunso (55.34), e per l’etiope Sembo Almayew nei 3000 siepi (9:00.71). Sprint maschile a Fred Kerley (9.94/0.0), con ottimo quinto posto di Samuele Ceccarelli (10.13 per il campione europeo indoor dei 60 metri), e all’altro statunitense Erriyon Knighton nei 200 metri con 19.89 (0.0), quarto Filippo Tortu in 20.41, ottavo Fausto Desalu in 20.90. Grant Holloway vince i 110 metri ostacoli in 13.04 (-0.2), ottavo Lorenzo Simonelli (13.57, personale). Nell’alto uomini vince ancora JuVaughn Harrison (2,32), asta donne a Katie Moon-Nageotte (4,71), con quarto posto e record stagionale di Roberta Bruni (4,61, ottava Elisa Molinarolo con 4,41). Nelle altre gare, 10.97 (-0.4) dell’ivoriana Maria-Josée Ta Lou nei 100 metri. Nel disco donne successo in extremis per l’olimpionica Valarie Allman (65,96), settima Daisy Osakue con 61,55. I 400 donne sono della polacca Natalia Kaczmarek in 50.41.

Articolo Marco Buccellato FIDAL

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