La Roma vince e convince, un gol per tempo liquidano la Real Sociedad

Vince la Roma. Batte 2-0 la Real Sociedad nell’andata degli ottavi di finale di Europa League, grazie alle reti di El Shaarawy e Kumbulla.

In uno stadio infuocato, la squadra giallorossa guidata da José Mourinho si impone segnando una rete per tempo. I giallorossi ora dovranno affrontare il ritorno giovedì 16 marzo alle 21, difendendo il prezioso doppio vantaggio accumulato nel match dell’Olimpico.


Queste sono le parole di mister Mourinho dopo la super vittoria in casa con la Real Sociedad!

La Real Sociedad aveva sempre vinto e segnato in trasferta: oggi ha tirato una sola volta in porta.

“La Real Sociedad ha tenuto palla e ci ha creato problemi. Il merito dei miei ragazzi è stata la loro organizzazione, il loro sforzo, la loro empatia in campo: io sono in difficoltà e ho bisogno di te. Giocare contro un rombo è molto difficile, abbiamo avuto delle esperienze: lo abbiamo fatto contro l’Empoli e contro il Salisburgo. Non era una cosa nuova per noi, però è difficile.

Bisogna anche avere una mentalità forte, è necessaria quando tu non hai la palla. Abbiamo controllato la partita, e qualche volta lo abbiamo fatto senza avere palla. Poi abbiamo fatto questo secondo gol che può essere importante. E dopo il 2-0, dovevamo solo gestire per far sì che il risultato restasse questo”.

Quanto lavoro c’è dietro questa forza che si sta verificando in casa in questo 2023: sette partite, sette vittorie?

“Sono loro, come squadra. Si può sempre parlare del portiere che para tanto, dei difensori centrali che fanno un grande lavoro, ma io non conosco una squadra che difende bene ma che non difende come squadra. Tu puoi avere il miglior portiere e il miglior difensore del mondo, ma se non difendi come squadra vai sempre in difficoltà. E quando guardo la mia squadra, da Rui a Dybala, dico come lavorano tutti e onestamente il lavoro difensivo di Paulo, che è il suo punto debole, dice tutto.

Perché tutti gli altri vogliono fare veramente bene, conoscono i propri limiti, limiti che abbiamo, però facciamo dei nostri limiti anche i nostri punti di forza. Faccio i complimenti ai ragazzi, è merito loro. Ma questo 2-0 è buono solo se là non perdiamo con tre gol di scarto. Dopo la prima gara, mi rifiuto sempre di dire che un risultato sia buono, perché lo è se poi non perdiamo 3-0”.

Hai detto che è difficile affrontare un rombo, ma penso che tu l’abbia studiata bene, perché per il rombo è difficile andare a prendere i quinti o una posizione aperta come Dybala, perché sul primo gol avete fatto un’azione splendida: siete partiti dalla vostra area, Dybala era in posizione aperta, movimento di Abraham fatto alla perfezione ed El Shaarawy che ha fatto 80 metri per andare a chiudere quell’azione e trovare il vantaggio. Questo è da sottolineare assolutamente. Questa è una bella azione, non so se l’avrai vista tante volte…

“L’ho vista ieri (il mister ride, ndr). Abbiamo giocato con due quinti freschi ed entrambi hanno fatto molto bene. Stephan ha questa dote di fare gol, aveva gamba, era fresco, aveva il pieno di benzina, è arrivato e ha fatto gol. A me non piace dire queste cose, però questa azione l’avevamo preparata così. Onestamente, non mi piace giocare contro un rombo da un punto di vista difensivo, ma da quello offensivo sì. E nel secondo tempo mi è mancata un po’ la palla, perché ieri l’avevamo analizzata bene, l’avevamo preparata bene con la palla per creare a loro delle difficoltà: è venuta bene.

Sono contento di quello che hanno fatto i ragazzi, non posso chiedere di più. Come dicevo, il 2-0 è buono solo se non perdiamo 3-0 o anche 2-0. Ma quella dopo sarà una settimana pericolosa, perché accumuleremo stanchezza e giocheremo contro la Lazio e vi dico che giocare contro la Lazio, per me, equivale a giocare contro il Milan o la Juve. È lo stesso. Ma questa città, in questo senso, è pericolosa. E dovremo andare a San Sebastian, consapevoli che sarà una partita molto difficile, non pensando che due giorni dopo affronteremo la Lazio”.

In questo momento ha dei laterali che funzionano tutti bene, ha recuperato Karsdorp che ha fatto partire il contropiede sul primo gol, Spinazzola salta sempre l’uomo, però ha scelto El Shaarawy: questo perché l’avevate preparata così? Ossia, lasciandoli palleggiare per andarli poi a prendere, perché hanno una difesa alta. Oltre a una scelta dettata dalla freschezza, quella di El Shaarawy è stata quindi una scelta strategica, tattica.

“Anche strategica, anche tattica. Però, non è stato facile prendere questa decisione, perché non abbiamo attaccanti in panchina: ne abbiamo solo uno. Non c’era neanche Solbakken, che non è in lista. Per esempio, nella seconda parte della gara, mi sono ricordato della partita di ieri tra PSG e Bayern Monaco: il Bayern aveva in panchina Gnabry, Mané, Sané. Non li avrei voluti tutti e tre, me ne sarebbe bastato uno solo: se ne avessi avuto uno e lo avessi messo al posto di Dybala negli ultimi quindi minuti, magari avremmo vinto con più gol.

Questo per dire che Stephan qualche volta resta in panchina perché ho bisogno di soluzioni anche davanti. Quando invece gioca da quinto, ovviamente poi sopraggiunge la stanchezza e negli ultimi venti minuti non posso chiedergli di fare l’attaccante, facendo copertura, pressando e dando profondità. È dura. Ma il ragazzo ha una mentalità fantastica.

Ora c’è il Sassuolo, che gioca tanto e noi li affronteremo con due partite da disputare, mentre Dionisi è a casa tranquillo, bevendo un’acqua frizzante (Mourinho ride, ndr), guardando la partita assieme ai ragazzi”.

Perché sarà difficile giocare la stessa partita lontano dall’Olimpico? C’è il fattore pubblico?

“Quando loro vogliono giocare, giocano. Contro la Juve hanno fatto una grande partita, contro il Salisburgo anche e oggi lo stesso. Quando questo stadio vuole giocare non è solo bello, perché puoi essere bello e non fare niente. Quando vuole giocare è bello e fa anche piacere: quando sono in panchina nella pressione della partita mi piace anche vederlo perché è bello, però quando gioca con noi aiuta veramente.

E domenica ne abbiamo bisogno, perché qualche giocatore non avrà benzina e noi abbiamo bisogno di un pubblico bello che ci aiuta”.


Stephan El Shaarawy ha parlato al termine di Roma-Real Sociedad. Il 92 giallorosso è entrato nel tabellino del match segnando il primo gol.

Ecco le sue parole.

Oltre sessanta metri di corsa hai fatto in occasione del tuo gol. C’è convinzione, condizione nel gruppo, è simbolica questa tua azione?

“Sì, è la forza del gruppo. È un gol simile a quello con il Napoli, con la differenza che c’è stata una corsa di oltre sessanta metri.

Quello che ci ha chiesto il mister, quando la palla è dall’altra parte dobbiamo arrivare forte sia io, sia Rick, è stato un gol importantissimo”.

La compattezza del gruppo vi consente sempre di fare bella figura in questi match di livello, avete concesso quasi nulla alla Real Sociedad. La solidità figlia di cosa?

“Della forza mentale di questa squadra. Un gruppo che si aiuta tantissimo. Magari in certe partite, pur non giocando con grande qualità, però bisogna anche vincere.

E noi siamo stati bravi sia oggi, sia che con la Juventus. Questa vittoria ha un peso maggiore, arriva dopo il successo con la Juventus ed era importante dare continuità”.

Cosa pensavi poco prima di segnare il gol? Che la palla ti arrivasse?

“Bisogna crederci, ne ho fatti diversi così. Quando è sul fondo, il difensore quasi non se l’aspetta più. Poi la palla era anche alta, non era facilissimo. Siamo proprio contenti, è stata una bella azione”.

L’esultanza dopo il gol ha qualche significato particolare?

“È il Faraone”.

Ufficio Stampa A.S. Roma