Nicolai Hojgaard vince il 78° Open d’Italia

Al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma) il danese festeggia il primo titolo in carriera sull’European Tour ed entra nella storia insieme al fratello gemello Rasmus

Un successo di pubblico e di spettacolo il 78 Open d’Italia che vede vincitore il Danese Hojgaard che a 20 anni e 177 giorni ha festeggiato il primo titolo in carriera sull’European Tour. E pensare che la 78esima edizione dell’Open d’Italia non avrebbe neanche dovuto disputarla, a concedergli una “wild card” in extremis è stato Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf.

Due gli italiani nella Top 5: bella prova per il pugliese e il torinese nella casa della Ryder Cup 2023

Francesco Laporta ed Edoardo Molinari hankonterminato nella top 5 del torneo, Il pugliese, 4/o con 273 (66 70 69 68, -11), per la seconda volta (dopo quella del 2019 quando si classificò settimo) è stato il miglior azzurro del torneo. Mentre il torinese ha chiuso la competizione al 5/o posto con 274 (-10). Un ottimo risultato dopo un evento che li ha visti ben figuraredall’inizio alla fine.

E’ stato un appuntamento storico. Che s’è giocato nella casa della Ryder Cup 2023, su un campo che ha conquistato tutti i campioni in gara. Lì dove si disputeranno anche le prossime due edizioni dell’Open d’Italia prima della super sfida tra Europa e Usa. E a imporsi è stato dunque Nicolai Hojgaard.

Il successo ha fruttato a Nicolai Hojgaard 485.330,00 euro a fronte di un montepremi complessivo di 3.000.000. E gli ha permesso di recuperare 85 posizioni nella Race to Dubai (l’ordine di merito dell’European Tour) dov’è ora 26esimo. Le statistiche del massimo circuito continentale (stilate soltanto dal 1972, anno in cui è stato fondato l’organismo che gestisce l’attività dei pro continentali) lo indicano quale più giovane vincitore del torneo. In realtà il primato appartiene però al francese Auguste Boyer che, nel 1926 (data della seconda edizione dell’Open d’Italia), riuscì a imporsi all’età di 18 anni. 

Laporta 4/o e miglior azzurro. Edoardo Molinari chiude 5/o – Nel quarto giro Francesco Laporta, 30enne di Castellana Grotte (Bari), ha messo in mostra talento ed entusiasmo da vendere. Con un parziale finale di 68 (-3) con otto birdie e cinque bogey, ha tentato il tutto per tutto. Dopo le prime nove buche tra prodezze e qualche sbavatura, ha cominciato le seconde nove con tre birdie consecutivi. Seguiti però da tre bogey prima di altri due birdie. Il pugliese ha preceduto in classifica Edoardo Molinari, 5/o come il giapponese Masahiro Kawamura e l’inglese Richard Bland. Mentre Guido Migliozzi, 34/o con 281 (-3), s’è stanziato davanti a Francesco Molinari, 52/o con 284 (par). 

Anche Larrazabal, Jamieson, Veerman e Korhonennella Top 10 – Nella Top 10, ottavi con 275 (-9), anche lo spagnolo Pablo Larrazabal, lo scozzese Scott Jamieson, l’americano Johannes Veerman e il finlandese MikkoKorhonen. 

La cerimonia di premiazione – Il green della buca 18, dopo esser stato il punto cruciale per l’epilogo della gara, ha ospitato anche la cerimonia di premiazione alla presenza Giovanni Malagò, Presidente del CONI; Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf; Lavinia Biagiotti Cigna, Presidente del Marco Simone Golf & Country Club; Valentina Corrado, Assessore Turismo, Enti Locali, Sicurezza Urbana, Polizia Locale e Semplificazione Amministrativa, della Regione Lazio; Eugenio Franzetti, Managing Director DS Automobiles Italia; Alessandro Cardinali, Direttore Commerciale Rolex Italia; David Williams, Tournament Director European Tour; Alessandro Rogato, Direttore dell’Open d’Italia.