Ciclismo Professionisti — 74°Trofeo Matteotti: a Pescara capolavoro Matteo Trentin con vista Mondiale!

Matteo Trentin 728 giorni dopo: il tenace e valoroso corridore della UAE Team Emirates ha scritto per la seconda volta un nuovo capitolo di storia personale al Trofeo Matteotti, riassaporando la gioia di un successo che, guarda caso, mancava proprio a Pescara da quel lontano 22 settembre 2019. Per Trentin, porte spalancate a un ruolo di protagonista fra una settimana nella prova in linea dei Mondiali a Lovanio, in Belgio, con l’Italia che ha già cominciato a gioire con la riconferma di Filippo Ganna sul tetto del mondo nella prova a cronometro.

Per la 74°edizione del Trofeo Matteotti, l’Unione Ciclistica Fernando Perna ha dato prova di un’organizzazione ad hoc, sotto l’attenta guida del patron Daniele Sebastiani, coaudivato dal direttore tecnico Stefano Giuliani, dal presidente onorario Renato Ricci e dal segretario Dino Renzetti, più la collaborazione tecnica del Gruppo Sportivo Emilia di Adriano Amici.

Alla soddisfazione degli organizzatori si è aggiunto il plauso a livello istituzionale del Comune di Pescara (con in testa il sindaco Carlo Masci e l’assessore allo sport Patrizia Martelli), della Provincia di Pescara (alla presenza del presidente Antonio Zaffiri) e della Regione Abruzzo (rappresentata per l’occasione dal consigliere Guerino Testa).

Una gara nervosa e imprevedibile con i Colli di Pescara e Montesilvano (zone in cui era nato e cresciuto il compianto Fabio Taborre, ricordato da tutta la carovana con un minuto di raccoglimento) a fare selezione e a diventare teatro di battaglia sui 13 giri di 15 chilometri cadauno, con 131 corridori al via in rappresentanza di 20 squadre.

Nel gruppo hanno marcato la presenza gli abruzzesi Dario Cataldo della Movistar Team (Miglianico), Andrea Di Renzo della Vini Zabù KTM (Selva d’Altino), Emanuele Onesti della Giotti Victoria-Savini Due (Montesilvano), Francesco Di Felice (Pescara), Jacopo Cortese (Roseto degli Abruzzi), e Fabio Di Guglielmo (Civitella Messer Raimondo) della MG K Vis VPM.

A prendere l’iniziativa dopo una cinquantina di chilometri dal via, Matteo Trentin (UAE Team Emirates),  Alessandro Covi (UAE Team Emirates), Hector Carretero (Spa, Movistar Team), Mattia Bais (Androni Sidermec), Samuele Zoccarato (Bardiani CSF Faizanè), Samuele Rivi (Eolo Kometa Cycling Team), Valentin Ferron (Fra, Total Energies), Samuele Battistella (Nazionale Italiana), Matrvz Govekar (Slo, Tirol Ktm Cycling Team) e Felix Engelhardt (Ger, Tirol Ktm Cycling Team), ai quali si sono aggiunti successivamente Jhonatan Restrepo (Col, Androni Sidermec) e Davide Villella (Movistar Team).

Con il vantaggio massimo di poco superiore ai due minuti, il gruppo ha iniziato a recuperare terreno nel tentativo di neutralizzare la fuga il prima possibile.

A quattro giri dall’epilogo, la corsa si è infiammata con il primo forcing di Trentin che ha sgretolato il drappello di testa con Battistella, Villella, Restrepo, Zoccarato, Ferron e Govekar a reggere il ritmo dello scatenato corridore trentino. Più defilati, ad inseguire i sette al comando, Bais, Rivi ed Engelhardt a 47”.

I battistrada, di buona lena, hanno insistito nell’azione ma all’ultimo passaggio tra i Colli di Pescara e Montesilvano, c’è stata un’ulteriore scrematura e il plotoncino di testa si è sfaldato causa la stoccata vincente di Trentin che si è presentato in solitaria tra gli applausi del caloroso pubblico di Piazza Duca degli Abruzzi, oltre a quelli del cittì della nazionale Davide Cassani e anche di un ospite speciale dal nome di Giulio Ciccone (che sta recuperando dall’infortunio dopo il ritiro alla Vuelta di Spagna).

Sul podio sono riusciti a salire Restrepo e Ferron, quarto posto per Villella e poi gli altri superstiti della fuga, a 3’29” il grosso del gruppo in cui ha colto la 29°posizione Francesco Di Felice (MG K Vis VPM), “primo” degli abruzzesi.

Quella ottenuta a Pescara è stata la prima vittoria del 2021 per Trentin, al 26°successo da professionista e vice campione del mondo 2019: “La gara è stata molto dura per tutto il giorno. Volevo attaccare all’ultimo giro sulla lunga salita a metà circuito ma Ferron è stato il primo a muoversi, l’ho raggiunto e poi abbiamo tirato insieme.  Nell’ultimo strappo ho attaccato di nuovo, Ferron era al limite e Restrepo ci stava raggiungendo da dietro. Ho fatto un ulteriore scatto che mi ha portato dritto al traguardo. Sono davvero felice, era ora che vincessi di nuovo una gara ed è di buon auspicio per domenica prossima. Alcune volte ci si metteva di mezzo la sfortuna, in altre circostanze ho avuto a che fare con avversari più bravi di me, ma nel ciclismo dell’era post Covid il livello si è alzato in maniera esponenziale”.

In forza all’Androni Sidermec dallo scorso anno, dalla Colombia arriva lo stradista-pistard Restrepo: “Quando Trentin ha attaccato sulla salita lunga ero un po’ indietro, poi ho recuperato in discesa ma sull’ultimo strappo è andato più forte di tutti. Ci tenevo a vincere perché volevamo regalare una gioia a uno dei nostri principali sponsor che ha la sede qui in Abruzzo, ovvero la Tenuta Ulisse. Il secondo posto va bene per me e per la mia squadra, non vediamo l’ora di disputare le prossime corse del calendario italiano per tornare ancora protagonisti”.

Valentine Ferron, 23enne francese di Poitiers, professionista dallo scorso anno: “Mi sono impegnato molto in salita, non ho alcun rimpianto perché Trentin ha avuto una marcia in più. È stato un anno incoraggiante perché ho vinto in Ruanda ma sono felice di questo primo podio ottenuto in una corsa italiana”.

Daniele Sebastiani, presidente dell’Unione Ciclistica Fernando Perna: “Oggi ha vinto il migliore del momento e mi fa molto piacere perché un successo di Trentin serve anche per rilanciare ancora di più questa corsa che merita palcoscenici più prestigiosi. La nostra ambizione è di fare sempre meglio, ma bisogna tenere i piedi per terra perché sappiamo quanto è difficile organizzare al giorno d’oggi. La risposta positiva lo ha avuta dal calore del pubblico che è stato il valore aggiunto di questa edizione”.

Stefano Giuliani, direttore tecnico dell’organizzazione: “Sono molto contento per Trentin, è in formissima e motivato verso il Mondiale di domenica prossima. Al di là del chilometraggio ridotto, i corridori sono partiti molto forte dall’inizio ed è uscita una corsa molto dispendiosa. Sono stato entusiasta della cornice di pubblico ma anche del grande coinvolgimento con le istituzioni perché abbiamo fatto squadra sotto tutti gli aspetti, da quelli logistici alla messa in sicurezza del percorso. Se c’è unione e volontà di tutto l’Abruzzo, questa corsa crescerà sempre di più. Il nostro scopo è quello di arrivare a un campionato italiano o qualcosa di più, ma al Matteotti deve essere legata tutta la nostra tradizione abruzzese, non solo quella sportiva”.