Coppa Italia Femminile la SIS Roma batte Antenore Plebiscito Padova 9-8 ed è finale!

Lido di Ostia, 8 Aprile 2021

Articolo di Fabrizio Napoli (www.wpdworld.com)

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ANTENORE PLEBISCITO-LIFEBRAIN SIS ROMA 8-9 (3-1, 3-4, 1-2, 1-2) 

Antenore Plebiscito Padova: Teani, M. Savioli, I. Savioli, Gottardo 1, Queirolo 1, Casson 1, A. Millo, Dario 1, A. Cocchiere 1, Ranalli 2 (1 rig.), Meggiato, Centanni 1, Giacon. All. Posterivo

Lifebrain SIS Roma: Sparano, Tabani, Galardi 3, Avegno 1, Giustini 1, Papi, Picozzi 4 (1 rig.), Sinigaglia, Nardini, Di Claudio, Storai, Bianchi, Brandimarte. All. Capanna

Arbitri: Brasiliano e Pinato

Note: sup. num. Plebiscito Padova 2/9, SIS Roma 3/7. Rigori: Plebiscito Padova 1/1, SIS Roma 1/1

La Lifebrain SIS Roma è la prima finalista di Coppa Italia femminile, eliminato l’Antenore Plebiscito Padova detentore del trofeo e fino a oggi imbattuto nei confini italiani in questa stagione: successo di testa e carattere quello della squadra capitolina, ottenuto con un crescendo costante dopo un primo quarto in cui le venete sembravano poter prevalere addirittura facilmente. La capitana Picozzi è tornata grande trascinatrice della formazione di Marco Capanna, brava a soffrire e poi a riemergere quando l’avversario ha iniziato a perdere misure e certezze nella seconda parte dell’incontro. Decisiva anche Galardi, che ai due metri ha approfittato con la sua tecnica della libertà concessa dal Plebiscito, poco reattivo nel chiudere, anche cercando il fallo grave, la centroboa giallorossa.

Ritmo alto nel primo quarto, che il Plebiscito Padova chiude avanti 3-1 mostrando maggiore abilità nella gestione del pallone e anche in fase conclusiva. Nel secondo parziale le due squadre sembrano impegnarsi per segnare solo reti spettacolari: inizia Picozzi dalla distanza, poi Padova prende il largo ritrovandosi poco dopo sul 5-2 grazie a una perla di Centanni, che dribbla Storai e batte Sparano. La SIS Roma, però, ora è diversa, soprattutto riesce a servire con continuità Galardi che ai 2 metri crea diversi problemi alla difesa veneta e segna anche due gol magnifici, in sciarpa e beduina. In mezzo, le palle messe nel sette prima da Avegno e poi da Ranalli. A metà gara il Plebiscito è avanti 6-5, ma in avvio di terzo quarto Picozzi completa la rimonta approfittando di un rinvio corto di Teani e involandosi in controfuga per il 6-6. Inizia ad affiorare la fatica, ma il ritmo di gara resta alto e si moltiplicano le palle perse da ambo i lati della vasca. Un guizzo di Cocchiere ai due metri vale il nuovo vantaggio del Plebiscito, ma su un ribaltamento di fronte Avegno guadagna un rigore che Picozzi trasforma nel 7-7, punteggio con cui si arriva agli ultimi 8’. Dopo l’intervallo arriva il sorpasso delle capitoline, ancora in gol con l’implacabile Picozzi dalla distanza, su una superiorità successiva a una buona occasione mancata in transizione da Padova. Manca lucidità alle venete e la SIS Roma potrebbe approfittarne: Sparano ipnotizza Casson, che fallisce un 3 contro due e poi si fa espellere. Teani, però, salva su Tabani e evita il +2 delle capitoline e sull’azione seguente Queirolo pesca il jolly dalla distanza per l’8-8.

A rimettere avanti la SIS Roma è ancora Galardi, che in beduina batte ancora la diretta marcatrice e segna il 9-8. Poco dopo la Lifebrain ha di nuovo la palla del +2, ma Giustini consegna palla alle avversarie e l’uomo in più sfuma. L’attaccante ligure si rifà nei minuti finali con un paio di palle rubate di importanza fondamentale per la sua squadra: l’ultima nel minuto conclusivo, quando un suo tocco su uomo in meno sporca l’assist di Casson per Dario, tutta sola davanti a Sparano. A 9’’ dalla fine il Plebiscito ha l’ultima superiorità dell’incontro, ma l’attacco delle venete è troppo statico e il tiro forzato di Centanni a 2’’ dalla sirena termina alto. Padova eliminato, in finale va la SIS Roma: l’ultima volta che accadde, nel 2019, le capitoline finirono per alzare il trofeo.