Champions: l’Ortigia crolla, lo Spandau la sorpassa

Lido di Ostia, 2 Marzo 2021

Articolo di Fabrizio Napoli (www.wpdworld.com)

Champions League – 2a tappa – Girone A (a Ostia) – 5a giornata

SPANDAU BERLINO-ORTIGIA 12-6 (4-2, 4-1, 2-3, 2-0)  

Spandau Berlino: Baksa, Chiru, Gielen 2, Mat. Cuk 1, Cagalj, Jüngling 1, Strelezkij 2, Dedovic 2, M. Stamm 1, Kholod 1, Restovic 2, A. Sekulic, Vernet-Schweimer. All. P. Kovacevic 

Ortigia: Tempesti, Cassia, F. Condemi, Rocchi, Di Luciano, Ferrero 1, Giacoppo 2, Gallo 2 (1 rig.), C. Mirarchi, S. Rossi, S. Vidovic, Napolitano 1, Piccionetti. All. Piccardo 

Arbitri: Peris (Cro) e Putnikovic (Srb)

Note: sup. num. Spandau 6/11, Ortigia 2/9. Rigori: Ortigia 1/1

La pressione di una gara da vincere, la fatica per la battaglia di ieri con lo Jug, l’aver forse inconsciamente sottovalutato l’avversario. L’Ortigia resta vittima di uno (o tutti) questi fattori e inciampa nello Spandau Berlino, avversario finora a secco di vittorie ma quadrato e ben allenato dal montenegrino Petar Kovacevic, che conquista così il primo successo stagionale in Champions League e si rilancia nella lotta per la Final Eight. Un passaggio a vuoto che complica il cammino dei siciliani verso Hannover, scavalcati in classifica proprio dai tedeschi, ma al di là del risultato è la prestazione della squadra di Piccardo a preoccupare: mai in partita e costantemente in balìa degli avversari, l’Ortigia cede in ogni fase di gioco offrendo forse la prova peggiore della sua giovane storia nelle coppe europee. Siamo solo alla 5a giornata del girone A, il tempo per recuperare c’è e il calendario regala una grande occasione già domani, con la sfida con l’Olympiacos: un’impresa con i greci – contro cui i siracusani hanno battagliato alla pari nella prima “bolla”, arrendendosi solo nell’ultimo quarto – cancellerebbe la delusione per la prova di oggi.     

Da un brutto avvio, simile a quello di ieri contro lo Jug, l’Ortigia si ritrova presto in un vero e proprio incubo. Già perché dopo l’illusorio 1-0 di Gallo, frutto della prima superiorità numerica dell’incontro, la squadra di Piccardo precipita in un loop di errori tecnici e di gestione del pallone, subendo il gioco cadenzato ma inesorabile dei tedeschi, che già ieri contro il Marsiglia avevano dato segnali di crescita. Nel primo quarto la squadra di Petar Kovacevic fa male con Gielen e Dedovic, autori di una comoda doppietta a testa, frutto della bravura dei due giocatori dello Spandau, ma anche della scarsa aggressività della difesa aretusea. L’Ortigia trova il secondo gol con un’invenzione di Giacoppo, ma si tratta di una giocata estemporanea. Nel secondo quarto il pallone continua a viaggiare molto lento, con i siracusani che forzano tiri e passaggi facili da leggere per la difesa berlinese. Lo Spandau segna in ogni situazione – uomo in più, dalla distanza, da centroboa e in controfuga – e allunga addirittura sul 7-2 per un parziale complessivo di 4-0 che finisce col demoralizzare l’Ortigia. Ferrero si inventa centroboa e trova un gioco di prestigio ai due metri che vale il 7-3, ma che non scuote l’Ortigia: l’intensità non sale e per lo Spandau, che va a nozze con i ritmi bassi, gestire il vantaggio è facile. I tedeschi mostrano anzi di essere molto precisi su uomo in più: Kholod si alza sulle gambe fa 8-3 prima dell’intervallo lungo.

Gara virtualmente chiusa, ma l’Ortigia riesce ancora a sperare grazie a un rigore trasformato da Gallo e a un gran tiro di Giacoppo dalla distanza per l’8-5: in mezzo, il gioco resta a lungo sospeso per un rigore concesso e poi negato all’Ortigia a causa di un time out fantasma che il duo arbitrale in un primo tempo aveva attribuito alla panchina dello Spandau, mentre la palla era in possesso dei siciliani. Lo Spandau potrebbe risentire dei 2 gol incassati e dello stop dovuto alle incertezze degli arbitri, invece i tedeschi mantengono la concentrazione e continuano a giocare come se nulla fosse, respingendo il tentativo dei siciliani di tornare in partita e mettendosi sul +4 a fine quarto, grazie al gol in controfuga di Strelezkij per il 10-6. Lo Spandau torna a +5 in avvio di ultimo quarto con una superiorità capitalizzata da Marko Stamm, trasformando il resto dell’incontro in una lunga attesa per la sirena finale. Quando arriva, il tabellone dice 12-6 per il team di Berlino. Giornata da dimenticare per l’Ortigia, ma la fase a gironi fortunatamente regala altre occasioni.

Foto di © Domenico Cippitelli
Foto di © Domenico Cippitelli
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Foto di © Domenico Cippitelli
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